Nelle ultime settimane 800mila afghani sono stati espulsi dall’Iran

Rifugiati afghani in un centro dell'UNHCR a Islam Qala, città di confine nella provincia occidentale di Herat in Afghanistan, 20 giugno 2025 (AP Photo/Omid Haqjoo)
Rifugiati afghani in un centro dell'UNHCR a Islam Qala, città di confine nella provincia occidentale di Herat in Afghanistan, 20 giugno 2025 (AP Photo/Omid Haqjoo)

Nelle ultime settimane centinaia di migliaia di afghani sono stati espulsi dall’Iran. L’ha fatto sapere l’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, dicendo che da marzo, da quando cioè l’Iran ha ordinato ai residenti senza documenti di lasciare il paese, circa 800mila cittadini afghani hanno attraversato il confine, quasi 600mila dal primo giugno.

Nel corso dei 12 giorni di guerra tra Israele e l’Iran, il regime iraniano ha ripetutamente additato gli afghani come possibili spie di Israele. «Non possiamo accettare che delle persone vengano nel nostro paese con l’intenzione di portare avanti atti di sabotaggio», aveva detto il ministro dell’Interno iraniano Eskandar Momeni il 28 giugno.

Il governo iraniano aveva annunciato il 6 luglio come termine ultimo per la permanenza sul proprio territorio di chi non possedeva documenti in regola, ma secondo diverse testimonianze le espulsioni stanno riguardando anche rifugiati con validi documenti per restare in Iran. Secondo l’Iran gli afghani che vivono illegalmente nel paese sono più di 2,6 milioni, ma le stime su quanti siano realmente variano molto. Le persone che sono state espulse hanno raccontato di essere state prelevate dalla polizia sul posto di lavoro o per la strada, e di essere state costrette a salire su autobus che le hanno portate in centri di detenzione e poi al confine.