Una nuova città antichissima
Si chiama Peñico e si trova in Perù, molto vicino a dove si era sviluppata la civiltà più antica del Sudamerica

Da sabato prossimo in Perù si potrà cominciare a visitare il sito archeologico di Peñico, una città antichissima che risale ad almeno 3.500 anni fa e testimonia quindi una delle più antiche civiltà del paese. Per via della sua posizione si ritiene che Peñico fosse un importante punto di scambi commerciali per le comunità che vivevano lungo la costa dell’oceano Pacifico, sulle Ande e nel bacino dell’Amazzonia. Dopo otto anni di scavi e studi, i suoi templi e palazzi saranno infine aperti al pubblico.
Peñico si trova nella provincia di Huaura, circa 200 chilometri a nord della capitale peruviana Lima, nel nord del paese; sorge a circa 600 metri di altitudine e si estende su una superficie di 170mila metri quadrati. Si crede che sia stata fondata tra il 1.800 e il 1.500 avanti Cristo, lo stesso periodo in cui crebbero altre importanti popolazioni in Europa, Africa, Asia e Medio Oriente. A differenza di altre città simili, e nonostante il suo ruolo negli scambi nella regione, gli archeologi che l’hanno studiata ritengono tuttavia che si fosse sviluppata in totale isolamento.
Di Peñico rimane una ventina di edifici residenziali fatti in pietra e fango, a pianta rettangolare, a cui si affianca una struttura circolare che si trova in un punto più basso e molto probabilmente aveva una funzione pubblica. Le mura di un altro edificio piuttosto imponente invece sono decorate e nelle incisioni si distingue il pututu, uno strumento a fiato tipico della cultura andina che era ricavato da grosse conchiglie e permetteva di farsi sentire da distanze molto lunghe. Tra le rovine della città sono state poi ritrovate sculture di figure umane e animali in creta, collane fatte di ossa, perle e conchiglie, e diversi oggetti cerimoniali.
Il gruppo di ricercatori che ha lavorato a Peñico era composto perlopiù da archeologi del posto e guidato da Ruth Shady, che negli anni Novanta aveva condotto anche gli scavi di Caral, nota come la più antica civiltà del Sudamerica e conosciuta per la sua organizzazione sociale ed economica sofisticata. Il sito archeologico di Peñico si trova a soli 12 chilometri dalla valle del Supe, dove 5mila anni fa si sviluppò appunto Caral, e in un certo senso ne è la continuazione, ha detto Marco Machacuay, archeologo del ministero della Cultura peruviano.
Caral collassò a causa di una serie di eventi meteorologici estremi, tra cui lunghi periodi di siccità, che fecero disperdere la popolazione, e piogge torrenziali che provocarono l’esondazione del Supe, allagando il centro abitato. Con ogni probabilità è per questo che Peñico fu costruita in un punto elevato e più protetto.
In Perù ci sono altri siti archeologici tra i più antichi e conosciuti del mondo: Machu Picchu, la celebre città cerimoniale del regno Inca, costruita nel Quattrocento, e le Linee di Nazca, i grossi disegni nel terreno che raffigurano animali ed esseri umani, possono essere visti bene solo da una certa distanza e hanno oltre 2mila anni.
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