Un distributore di benzina è esploso a Roma, 45 persone sono state ferite

È successo nel quartiere Prenestino, c’è stato un grosso incendio: le cause non sono ancora chiare

Un vigile del fuoco al lavoro sul luogo dell'esplosione (ANSA/ANGELO CARCONI)
Un vigile del fuoco al lavoro sul luogo dell'esplosione (ANSA/ANGELO CARCONI)
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Venerdì mattina a Roma ci sono state due esplosioni ravvicinate in un distributore di benzina e GPL in via dei Gordiani, nel quartiere Prenestino. Sono stati confermati 45 feriti, di cui 24 civili, 11 poliziotti, 6 vigili del fuoco, 3 operatori del 118 e un carabiniere: molti hanno riportato solo ferite lievi, ma sei persone sono in codice rosso e due di loro sono in gravi condizioni. Le esplosioni, che sono state molto forti e si sono sentite anche in centro e in quartieri piuttosto lontani, hanno danneggiato diversi edifici della zona. Le operazioni di spegnimento e soccorso sono terminate ma non si conoscono ancora le cause precise delle esplosioni. La protezione civile ha suggerito a chi abita fino a tre chilometri dal distributore di stare in casa e tenere le finestre chiuse.

Le persone ferite sono state portate in diversi ospedali della città, hanno ustioni e ferite provocate dalla rottura dei vetri degli edifici. La maggior parte sono feriti lievi, sei sono in codice rosso: quelli più gravi sono due uomini ricoverati nel reparto Grandi Ustioni dell’ospedale Sant’Eugenio, oltre alle ustioni hanno lesioni e traumi probabilmente provocati dall’onda d’urto della seconda esplosione.

Secondo le prime ricostruzioni, i vigili del fuoco si trovavano già sul posto perché un’autocisterna che aveva appena finito di scaricare il GPL aveva colpito una conduttura, causando una fuga di gas e un primo incendio. Le due esplosioni sarebbero avvenute dopo il loro intervento: nella prima sono state investite anche alcune ambulanze di un vicino deposito del 118. Eros Mannino, capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ha spiegato a RaiNews24 che l’esplosione più grossa, la seconda, è stata causata dalla rottura della autocisterna, che conteneva grandi quantità di GPL.

Molti residenti avevano lasciato la zona già prima della prima esplosione, a causa del forte odore di gas e della presenza di fumo visibile nell’aria. In molti si erano rifugiati dentro Villa De Sanctis, un grosso parco urbano che si trova di fronte al distributore. Sempre prima delle esplosioni era stato evacuato anche un centro estivo per bambini lì vicino: il responsabile Fabio Balzani ha detto che nel momento in cui ha sentito odore di gas e ha visto il fumo al centro erano arrivato solo 9 bambini, di oltre 50 che erano attesi per la giornata. L’esplosione ha danneggiato diverse strutture del centro, fra cui la piscina e i campi da tennis, ma tutte le persone presenti erano state fatte evacuare in tempo.

Roberto dell’Amico, che abita in uno dei palazzi vicini al distributore, dice che stamattina ha visto il fumo subito dopo essere uscito per andare al lavoro: per questo è tornato subito a casa e ha portato via i suoi genitori, poco prima dell’esplosione. Gli è stato poi permesso di tornare brevemente in casa, accompagnato dai pompieri. Ha detto di averla trovata molto danneggiata e che la porta blindata d’ingresso era stata scardinata dall’esplosione.

Al momento tutti i palazzi della zona sono stati evacuati e ai residenti non è più permesso rientrare o avvicinarsi alle case per prendere dei vestiti o le macchine parcheggiate nei paraggi. Il parco di Villa De Sanctis è stato chiuso, così come l’area residenziale tra via dei Gordiani e viale della Primavera, a est. Non è nemmeno possibile accedervi per recuperare le auto parcheggiate. La procura di Roma ha aperto una inchiesta per incendio colposo e lesioni gravi.

Il coperchio di una cisterna del distributore, trovato a decine di metri di distanza (Il Post)

Tag: roma