L’Austria cambierà il nome di due strade nella città natale di Hitler dedicate a due membri del Partito Nazista

Mercoledì il consiglio comunale di Braunau am Inn, la città natale di Adolf Hitler in Austria, ha votato per cambiare il nome a due strade finora intitolate al compositore Josef Reiter e al comico Franz Resl, entrambi membri e grandi sostenitori del Partito Nazista. Da tempo il Mauthausen Committee, un’associazione austriaca che si occupa di ricordare le vittime del campo di concentramento di Mauthausen, in Austria, chiedeva che le strade fossero rinominate. Più recentemente un report commissionato dal governo locale aveva stabilito che tenere quei nomi fosse incostituzionale. I nuovi nomi delle due strade non sono ancora noti.
Quelle a Braunau am Inn non sono le ultime strade che ancora portano il nome di persone legate al Partito Nazista, ma negli ultimi decenni questo processo è stato molto rallentato dal complicato rapporto dell’Austria con la memoria del nazismo. Subito dopo la Seconda guerra mondiale infatti i politici austriaci e la maggior parte della popolazione difesero la convinzione che l’Austria, più che un paese collaborazionista, fosse stata la «prima vittima» del nazismo, visto che era stata annessa dalla Germania e che negli anni tra il 1938 al 1945 non esistette più come entità autonoma. Moltissimi austriaci però sostennero il nazismo con entusiasmo e circa 65mila ebrei austriaci furono uccisi in quegli anni.
L’Austria cominciò a discutere delle proprie responsabilità soprattutto a partire dagli anni Ottanta e oggi sono ampiamente riconosciute. Allo stesso tempo, la discussione su come gestire i simboli di quell’epoca è ancora aperta.
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