L’agenzia dell’ONU per l’energia atomica ha ritirato tutto il suo personale dall’Iran

L’AIEA, l’agenzia dell’ONU per l’energia atomica, ha ritirato tutto il suo personale dall’Iran, dopo che nel paese è entrata in vigore una legge che in pratica le impedisce di svolgere le proprie attività. La legge non obbliga il personale ad andarsene, ma vieta al governo di collaborare con l’organizzazione finché non sarà possibile garantire la sicurezza dei suoi impianti nucleari da attacchi come quelli israeliani e statunitensi di giugno: un arco di tempo molto vago che potrebbe coprire anni.
Il personale dell’AIEA non può ispezionare i siti nucleari iraniani dal 13 giugno, quando Israele ha avviato una campagna di attacchi aerei contro il paese, a cui si sono aggiunti anche gli Stati Uniti. I bombardamenti avevano fra i loro obiettivi proprio questi siti, sulle cui condizioni si sa ancora molto poco: l’AIEA era l’unica organizzazione internazionale a monitorarle. Il 12 giugno l’agenzia aveva dichiarato che l’Iran stava violando i suoi obblighi internazionali e anche per questo è accusata dal regime iraniano di aver giustificato i bombardamenti israeliani e statunitensi, cosa che è stata usata come pretesto per contrastare le sue attività.


