Il vice capo della Marina russa è stato ucciso nella regione russa del Kursk, vicino al confine con l’Ucraina

Un cartellone con l'annuncio dell'uccisione di Gudkov a Vladivostok, in Russia, 3 luglio 2025 (REUTERS/Tatiana Meel)
Un cartellone con l'annuncio dell'uccisione di Gudkov a Vladivostok, in Russia, 3 luglio 2025 (REUTERS/Tatiana Meel)

Martedì il vice capo della Marina russa, Mikhail Gudkov, è stato ucciso nella regione russa del Kursk, sul confine con l’Ucraina: lo ha confermato oggi il ministero della Difesa russo. Vari milblogger russi hanno scritto che Gudkov è stato ucciso in un attacco missilistico ucraino insieme ad altre persone, non è chiaro quante (i “milblogger” sono esperti e analisti militari nazionalisti che commentano e descrivono le operazioni di guerra su Telegram). Per ora l’Ucraina non ha commentato.

Gudkov è uno degli ufficiali russi di rango più elevato tra quelli uccisi dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, a febbraio del 2022. Prima di diventare vice capo della Marina ne aveva guidato la 155esima brigata, accusata di crimini di guerra per l’esecuzione di alcuni prigionieri. Nel 2023 aveva ricevuto la medaglia di “Eroe della Federazione Russa”.

Lo scorso agosto l’esercito ucraino aveva occupato in parte la regione russa di Kursk, con un’operazione militare piuttosto sorprendente. Da allora l’Ucraina ha perso buona parte del territorio che aveva occupato, ma a fine giugno sosteneva di controllare ancora circa 90 chilometri quadrati di territorio. La Russia sostiene al contrario di aver riconquistato tutta l’area a fine aprile.