Il presidente iraniano ha firmato una legge che sospende la collaborazione con l’agenzia dell’ONU per l’energia nucleare

Il direttore generale dell'AIEA, Rafael Grossi (a sinistra), con il presidente iraniano Masoud Pezeshkian (a destra), durante un colloquio il 14 novembre 2024 (Ufficio della presidenza iraniana via AP)
Il direttore generale dell'AIEA, Rafael Grossi (a sinistra), con il presidente iraniano Masoud Pezeshkian (a destra), durante un colloquio il 14 novembre 2024 (Ufficio della presidenza iraniana via AP)

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha firmato una legge che sospende la collaborazione del paese con l’AIEA, l’agenzia dell’ONU per l’energia nucleare. La legge era già stata approvata dal parlamento e dal Consiglio dei guardiani, un organo che nell’ordinamento iraniano ha il potere di bloccare le norme considerate non conformi alla legge islamica. L’AIEA si occupava di supervisionare gli sviluppi e le operazioni del programma nucleare iraniano, ed era l’organizzazione internazionale meglio informata al riguardo, dato che i suoi ispettori monitoravano regolarmente i siti nucleari nel paese. Non è stato specificato però quando e come la legge sarà messa in atto: è possibile che venga usata come minaccia nel corso di eventuali trattative riguardanti il programma nucleare iraniano, dopo gli attacchi israeliani e statunitensi di giugno.

Da quando Israele ha attaccato l’Iran a giugno però non ci sono state ispezioni, e ora non è chiaro se e quando riprenderanno. La legge comunque non parla di un blocco totale della collaborazione, ma solo di una sospensione temporanea fino al raggiungimento di alcune condizioni, fra cui la tutela del programma nucleare iraniano. Per bloccare definitivamente i controlli dell’AIEA l’Iran dovrebbe ritirarsi dal Trattato di non-proliferazione nucleare, cosa che al momento non sembra intenzionato a fare. L’AIEA non ha commentato la firma della legge da parte di Pezeshkian, ma negli ultimi giorni aveva detto di non avere ricevuto dal governo iraniano comunicazioni specifiche.

Nel complesso sistema politico iraniano non è detto che una legge una volta entrata in vigore sia applicata effettivamente, dato che spesso a decidere è la potente leadership religiosa, che potrebbe fare valutazioni diverse rispetto a quella politica. Secondo quanto annunciato dal presidente la sua applicazione sarà gestita dal ministero degli Esteri e dal Consiglio supremo per la sicurezza nazionale, un importante organo presieduto da Pezeshkian stesso.

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