In Serbia ci sono stati scontri fra la polizia e i manifestanti che chiedevano nuove elezioni

Sabato sera a Belgrado, la capitale della Serbia, la polizia si è scontrata con diverse persone che manifestavano per chiedere, fra le altre cose, le dimissioni del governo di Aleksandar Vučić ed elezioni anticipate. Secondo la polizia alla manifestazione hanno partecipato 36mila persone. Secondo gli organizzatori erano molte di più: le foto mostrano effettivamente le strade di Belgrado piene di gente. Il presidente ha accusato i manifestanti di obbedire a ordini dall’estero. Vučić, che guida un partito di orientamento conservatore e nazionalista, è presidente dal 2017. Le prossime elezioni sono previste per il 2027.
Le proteste contro di lui e il suo governo si sono ingrandite molto negli ultimi mesi in seguito alla morte di 16 persone per il collasso di una tettoia in una stazione ferroviaria recentemente ristrutturata a Novi Sad, la seconda città più grande della Serbia, attribuito alla corruzione diffusa nella classe politica. Gli scontri sono avvenuti vicino a una zona di Belgrado dove da mesi si sono accampati dei contromanifestanti sostenitori del governo. La manifestazione si è tenuta in un giorno, il 28 giugno, dal grande significato simbolico per il nazionalismo serbo: è fra l’altro la festa di San Vito e l’anniversario di un’importante battaglia del 1389 contro l’impero Ottomano.
– Leggi anche: Camminare per giorni per protestare, in Serbia


