Sta tornando il caldo

Il mese di giugno finirà con temperature alte in diverse città italiane, anomale anche se fossimo a luglio o agosto

Una donna si rinfresca con l'acqua di una fontana di Roma
Roma, 13 giugno 2025 (Cecilia Fabiano/ LaPresse)

Dopo le piogge della settimana scorsa, l’ondata di calore già in corso sul resto d’Europa riguarderà anche l’Italia. Secondo le previsioni meteorologiche, a partire da lunedì e fino all’inizio di luglio si registreranno temperature anche di 4 o 6 °C superiori alle medie per questa stagione e si raggiungeranno massime fino a 38 °C in alcune città italiane.

L’ultimo bollettino sulle ondate di calore nelle città italiane diffuso dal ministero della Salute non segnala situazioni potenzialmente allarmanti per lunedì, mentre per martedì è previsto il livello di rischio 2, il “bollino arancione”, per 7 città (Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Perugia e Torino) e mercoledì per 13 (in aggiunta alle precedenti Ancona, Frosinone, Milano, Rieti, Roma e Verona). Il bollettino indica le città in cui le temperature raggiungono livelli rischiosi per la salute, e come gestirle: al livello 2 il rischio riguarda le persone più vulnerabili, come bambini, anziani e chi ha problemi di salute a cui è consigliato, tra le altre cose, di non esporsi al sole diretto nelle ore più calde della giornata, cioè tra le 11 e le 18.

Più in generale le aree dove l’ondata di calore si noterà di più sono la pianura Padana, le coste del mar Tirreno, l’entroterra della Puglia e la Sardegna. Da giovedì poi la situazione peggiorerà anche in Sicilia e in Calabria.

Per dare un’idea dell’eccezionalità delle temperature che ci aspettano, anche se nelle ultime estati le anomalie termiche delle ondate di calore sono diventate abbastanza comuni a causa del cambiamento climatico, il meteorologo e climatologo Giulio Betti ha ricordato che le temperature attese per i prossimi giorni sarebbero più alte del normale anche a luglio e agosto. Secondo Betti si può essere già piuttosto certi che il giugno di quest’anno sarà tra i primi tre più caldi osservati in Italia, «giocandosela con il 2022».

Il caldo di questa settimana è dovuto all’anticiclone subtropicale africano, un’area atmosferica di alta pressione proveniente dall’Africa che mantiene il meteo mediamente stabile, cioè impedisce le precipitazioni: lo si può immaginare come una grande montagna di aria calda che impedisce il passaggio di correnti più fresche. Ci saranno comunque alcune precipitazioni temporalesche sulle Alpi, sulle Prealpi e nel nord della pianura Padana.

L’Europa è da sempre soggetta a estati calde per la sua posizione e conformazione geografica, ma si prevede che nella parte meridionale del continente le ondate di calore saranno sempre più frequenti e più intense.

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