I BTS stanno per tornare

Tutti e sette i membri della band sudcoreana hanno finito il servizio militare o civile

I BTS in posa per una foto, vestiti di giallo
(Jordan Strauss/Invision/AP, File)
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Tutti e sette i membri dei BTS – il più famoso gruppo di musica pop coreana, con milioni di fan in tutto il mondo – hanno concluso il servizio militare o civile, e il gruppo può quindi riunirsi e riprendere la propria attività. I BTS si erano presi una pausa per permettere ai propri membri di fare il servizio militare (o in alternativa quello civile): in Corea del Sud è obbligatorio per tutti gli uomini dai 18 ai 28 anni in buone condizioni fisiche.

La Big Hit Music, l’etichetta discografica sudcoreana dei BTS, ha detto che il gruppo riprenderà la propria attività nei prossimi mesi. Alcuni gruppi di fan dei BTS hanno già organizzato delle feste per il ritorno del gruppo.

I BTS avevano annunciato la pausa a giugno del 2022, quasi tre anni fa, in vista dell’inizio del servizio militare o civile, che in Corea del Sud dura dai 18 ai 21 mesi. Proprio per via dell’interruzione dell’attività del gruppo, il servizio militare e civile fatto dai BTS era stato molto seguito: la fama della band è tale per cui c’era il rischio che migliaia di persone si presentassero alla cerimonia di arruolamento per provare a vederli e salutarli: per questo i cantanti avevano diffuso un appello per chiedere ai loro fan di stare a casa.

Il servizio militare e civile dei BTS è stato seguitissimo anche nei momenti in cui è terminato. Il primo a essere congedato dall’esercito era stato Jin, il più grande della band in termini di età: a giugno del 2024, seguito da J-Hope a ottobre. Altri due membri del gruppo, RM e V, erano stati congedati dall’esercito a inizio giugno. L’ultimo membro, Suga, è l’unico che ha scelto di svolgere la sua attività nei servizi sociali, un’alternativa al classico servizio militare, e l’ha appena conclusa.

Nel corso del servizio militare e civile i BTS avevano pubblicato alcune canzoni e video registrati in precedenza, in maniera da non scomparire del tutto dalla scena musicale e restare presenti e visibili al loro pubblico. Una totale interruzione della loro attività avrebbe potuto portare a un calo della popolarità: in parte ci si chiede se ora che si riuniranno riscuoteranno lo stesso successo di prima, ma si ritiene improbabile che non succeda. I BTS «non sono solo idoli: sono icone culturali», ha detto al New York Times Kim Taeryong, che insegna al K-Culture and Story Contents Research Institute della Kyung Hee University, a Seul, la capitale della Corea del Sud.

I BTS nacquero nel 2013 e sono progressivamente diventati famosi in tutto il mondo diventando il secondo gruppo della storia della musica, dopo i Beatles, ad avere tre dischi al numero uno della classifica Billboard 200 nello stesso anno.

Il genere dei BTS è il cosiddetto “k-pop”, un fenomeno musicale e culturale sudcoreano, un pop locale mescolato o ispirato alla musica statunitense: pop, R&B, rock e anche hip hop. Si rivolge in particolare agli adolescenti. Il k-pop è diventato uno dei principali strumenti con cui la Corea del Sud esporta la sua cultura nel mondo, anche se negli ultimi anni, anche per via dell’enorme successo in tutto il mondo di alcune band o canzoni (come “Gangnam Style”, del rapper Psy, oltre ai BTS) è un genere che si è molto occidentalizzato.

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