Il presidente argentino Javier Milei ha annullato il divieto per i civili di acquistare armi semiautomatiche

Il presidente argentino, Javier Milei, ha annullato con un decreto il divieto per i civili di acquistare e possedere armi semiautomatiche, anche di grosso calibro. Era stato introdotto nel 1995 e aveva limitato questo tipo di armi appannaggio alle forze armate, con poche eccezioni. Il provvedimento di Milei va in direzione contraria alla maggioranza dei paesi, che in questi anni hanno in genere ristretto l’accesso alle armi da fuoco, spesso come conseguenza di stragi (l’ultimo a valutare misure meno permissive è stato l’Austria dopo la sparatoria in una scuola a Graz).
Un’arma semiautomatica spara un proiettile ogni volta che viene premuto il grilletto, ed una via di mezzo tra una manuale (che deve essere ricaricata dopo ogni colpo) e una automatica (che spara senza soluzione di continuità). Fin dalla campagna elettorale Milei si è professato un sostenitore delle armi. Prima di questo aveva già preso altri provvedimenti per agevolare l’acquisto di armi: aveva abbassato da 21 a 18 anni l’età per possedere legalmente un’arma e, il mese scorso, aveva accelerato i tempi per il porto d’armi, digitalizzando la trafila per ottenerlo. In Argentina le armi registrate regolarmente sono circa 740mila, possedute da 260mila abitanti, ma si stima che ce ne siano altrettante non registrate.
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