Anche il Belgio reintrodurrà i controlli alle frontiere

Il governo del Belgio ripristinerà i controlli alle frontiere, come hanno fatto negli scorsi mesi Germania e Paesi Bassi (con cui peraltro confina). Il provvedimento è stato annunciato da Anneleen Van Bossuyt, la ministra per l’Immigrazione del partito di destra del primo ministro Bart De Wever. Van Bossuyt ha detto che i controlli ricominceranno in estate, senza specificare di preciso quando, e che l’obiettivo è contrastare l’immigrazione irregolare.
Il Belgio è l’ultimo paese a usare questa motivazione per limitare, di fatto, la libertà di movimento nell’area Schengen, la zona di libera circolazione di merci e persone che coinvolge quasi tutti i paesi dell’Unione Europea più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Finora lo hanno fatto in tutto 11 paesi. Un portavoce del governo belga ha parlato di «controlli mirati», soprattutto sulle autostrade e sui voli da paesi «sottoposti a un’alta pressione migratoria, come Grecia e Italia». Contrastare l’immigrazione è una priorità per il primo ministro De Wever. Nel 2024 il Belgio ha ricevuto quasi 40mila richieste d’asilo, l’11 per cento in più rispetto al 2023.
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