L’ente per l’aviazione civile dell’India ha chiesto a Air India i registri di addestramento dei piloti dell’aereo precipitato giovedì

Il Direttorato dell’aviazione civile (DGCA) dell’India, l’ente che stabilisce fra le altre cose le norme di sicurezza per i voli di linea nel paese, ha chiesto ad Air India di inviargli i registri di addestramento dei due piloti e del coordinatore di volo dell’aereo precipitato la scorsa settimana appena dopo essere decollato dall’aeroporto di Ahmedabad, nel nord-ovest del paese. Nell’incidente sono morte 241 delle 242 persone a bordo, ma anche decine di persone che si trovavano sul luogo dell’impatto, una mensa di una residenza universitaria.
La richiesta, ha fatto sapere il Direttorato, fa parte delle indagini in corso per valutare i regolamenti di sicurezza in vigore e il loro rispetto da parte di piloti e compagnie. Le indagini su questo tipo di incidenti solitamente esaminano i documenti relativi all’addestramento, le qualifiche dell’equipaggio e le loro cartelle cliniche, tra le altre cose. La documentazione dovrà essere presentata entro lunedì. La DGCA ha inoltre chiesto a tutte le scuole di volo del paese di effettuare controlli di conformità sull’addestramento dei loro piloti.
L’indagine sull’incidente e sulle sue cause, che sono ancora da chiarire, non è condotta dal DGCA ma da un altro ente del ministero dell’Aviazione civile indiano, l’Aircraft Accident Investigation Bureau. Domenica nell’ambito di queste indagini è stata trovata la seconda scatola nera dell’aereo, che contiene importanti dati sul volo, fra cui le registrazioni di quello che si sono detti i piloti nella cabina, e potrebbe aiutare a capire cosa ha provocato l’incidente.


