In Georgia è stato incarcerato un altro politico di opposizione, il terzo in un mese

Un fermo immagine di un video pubblicato da Netgazeti su X che mostra Nika Gvaramia consegnarsi in carcere, 13 giugno 2025
Un fermo immagine di un video pubblicato da Netgazeti su X che mostra Nika Gvaramia consegnarsi in carcere, 13 giugno 2025

Nika Gvaramia, uno dei principali  leader dell’opposizione della Georgia nonché ex ministro della Giustizia e dell’Istruzione, è stato messo in carcerazione preventiva: è il terzo politico di opposizione in un mese. A fine maggio era successo lo stesso a Nika Melia e la settimana prima anche a Zurab Japaridze, con accuse simili. Come Melia e Japaridze, anche Gvaramia si è rifiutato di presentarsi alla convocazione di una commissione parlamentare usata a scopi politici da Sogno Georgiano, il partito filorusso che governa il paese dal 2012 in maniera sempre più autoritaria. A differenza di Melia e Japaridze, però, Gvaramia è andato direttamente in carcere prima ancora della decisione del tribunale, data per scontata.

I tre non si erano presentati davanti alla commissione perché l’opposizione boicotta l’attuale legislatura, accusando il partito di governo di aver compiuto dei brogli alle elezioni di ottobre 2024. Gvaramia è stato incarcerato per essersi rifiutato di pagare una cauzione di 30mila lari georgiani (quasi diecimila euro) entro l’8 giugno.

Gvaramia, Melia e Japaridze sono tutti leader dello schieramento Coalizione per il cambiamento, il principale movimento di opposizione (anche se fanno parte di partiti libertari diversi: Ahali i primi due, Girchi il terzo). L’inchiesta parlamentare riguarda presunti crimini dei governi dell’ex presidente Mikheil Saakashvili, di cui Gvaramia fece parte come ministro fra il 2008 e il 2009. Dal 2021 anche Saakashvili è in carcere, in condizioni precarie e sulla base di accuse ritenute dall’opposizione politicamente motivate.

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