L’autopsia ha escluso che la morte di un uomo arrestato martedì a Pescara sia avvenuta a causa del taser

Secondo l’autopsia eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio, la morte di un uomo che domenica era stato picchiato fuori da un’officina di Pescara, colpito con un taser dalla polizia e poi portato in questura, sarebbe stata causata da un’emorragia interna provocata da un trauma toracico. Inizialmente si pensava che l’uomo, che aveva 30 anni e si chiamava Riccardo Zappone, fosse morto per un arresto cardiaco dovuto alla scarica del taser, una pistola a impulsi elettrici che la polizia ha in dotazione. Per la sua morte sono indagati tre uomini di 61, 55 e 37 anni (il titolare dell’officina, suo fratello e suo genero), che secondo la procura di Pescara lo avrebbero picchiato: sono tutti e tre accusati di lesioni aggravate.
Non è ancora chiaro cosa sia successo. Il titolare dell’officina ha raccontato al quotidiano il Centro che martedì mattina Zappone era entrato nel locale in uno stato di grande agitazione e aveva iniziato a urlare. Zappone era seguito da un centro che si occupa di salute mentale a Chieti e stando a quanto emerso finora era già stato sottoposto in passato a un trattamento sanitario obbligatorio (TSO). Sempre secondo la versione del titolare dell’officina, Zappone sarebbe poi uscito dal locale e sarebbe andato verso un bar lì vicino. A quel punto l’uomo avrebbe cercato di fermarlo e Zappone avrebbe lanciato un carrello e iniziato a tirare dei pugni. Nel frattempo li avevano raggiunti anche gli altri due uomini ora indagati. Il titolare ha detto di essere stato colpito da Zappone e di averlo quindi spinto: Zappone sarebbe caduto a terra e avrebbe battuto la testa (cosa che non spiega però il trauma toracico). Secondo gli investigatori, Zappone sarebbe stato picchiato dai tre anche con un bastone.
Gli agenti di polizia, intervenuti dopo la lite, hanno immobilizzato Zappone con una scarica di taser perché avrebbe opposto resistenza all’arresto. Il 30enne, senza ricevere cure mediche per il pestaggio, era poi stato portato in questura, e dopo esservi arrivato si era sentito male: soltanto a quel punto è stato soccorso dagli operatori dei servizi di emergenza e portato in ospedale, dove è morto.


