Il primo ministro della Mongolia si è dimesso dopo un altro scandalo legato a corruzione e disuguaglianze sociali

Martedì il primo ministro della Mongolia Oyun-Erdene Luvsannamsrai ha annunciato le proprie dimissioni dopo aver perso un voto di sfiducia sul suo governo: a suo favore sono stati espressi 44 voti, ampiamente meno dei 64 necessari alla sua permanenza in carica. La mozione di sfiducia nei suoi confronti era stata presentata dopo settimane di contestazioni e proteste provocate dal presunto sperpero di soldi pubblici per fini privati da parte di Luvsannamsrai e soprattutto della sua famiglia. In Mongolia la questione era diventata un po’ un simbolo della corruzione e delle disuguaglianze sociali che colpiscono il paese da tempo, e che secondo molti mongoli sono peggiorate da quando è in carica Luvsannamsrai, dal 2021.


