Sentiremo parlare della «Marvel africana»

Le storie di supereroi della casa editrice nigeriana Comic Republic stanno attirando l'interesse dei lettori occidentali e degli studi di Hollywood

(Comic Republic)
(Comic Republic)
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Nel 2013 l’imprenditore nigeriano Jide Martin si mise a lavorare su un’idea che aveva abbozzato già mentre frequentava le scuole elementari, ma che fino a quel momento aveva accantonato: creare dei fumetti di supereroi ambientati in Africa, con supereroi africani e diretti a un pubblico locale. Non si trattava solo di un tentativo velleitario e fondato sulla passione: Martin aveva intuito che in Nigeria, vista la grande popolarità dei film di supereroi, l’industria dei fumetti poteva avere un buon potenziale.

Cominciò da solo, pubblicando su Facebook le prime tavole di un personaggio creato da lui stesso: si chiamava Guardian Prime, indossava un costume bianco e verde che richiamava i colori della bandiera nigeriana e, per carisma e caratteristiche estetiche, ricordava in tutto e per tutto i supereroi forzuti, mascolini e ultrapatriottici del fumetto americano, come Superman e Capitan America.

Guardian Prime (Comic Republic)

Oggi Guardian Prime è il personaggio di punta di Comic Republic, la casa editrice fondata da Martin, che pubblica mensilmente decine di serie, è letta da più di 2 milioni di persone in tutto il mondo (il 90 per cento delle quali non nigeriane), ha accordi con importanti studi di Hollywood e lavora con centinaia di professionisti tra disegnatori, sceneggiatori e letteristi, le figure che si occupano di inserire i testi nei balloon, le nuvolette di dialogo dei fumetti.

Comic Republic viene spesso descritta come la «Marvel africana» perché è riuscita a creare un universo narrativo originale e popolato da decine di supereroi che, pur riprendendo spesso le caratteristiche delle più famose controparti americane, si distinguono per storie, valori e immaginari ispirati alle culture e alle società africane.

Oltre a Guardian Prime ci sono per esempio Hilda Avonomemi Moses, una donna proveniente da un piccolo villaggio che può vedere e comunicare con gli spiriti, e Marcus Chigozie, un adolescente proveniente da una famiglia borghese che può muoversi a velocità supersonica, un po’ come Flash. Un altro personaggio di Comic Republic piuttosto amato è Eru, che assolve a un ruolo simile a quello di Batman, anche se possiede qualche superpotere: indossa una maschera, è un esperto di arti marziali africane e arti magiche, ruba facilmente l’occhio dei lettori con la sua estetica gotica piuttosto ostentata ed è capace di teletrasportarsi.

Un ulteriore motivo di interesse per i lettori occidentali sono le ambientazioni, spesso poco familiari: molte storie si svolgono a Lagos, la città più grande della Nigeria, che è un po’ il centro di questo universo narrativo.

Hilda Avonomemi Moses (Comic Republic)

Da qualche anno Comic Republic sta cercando di trasporre i suoi supereroi e le sue storie anche in formato audiovisivo: tra le altre cose, la società ha aperto un suo studio d’animazione (CR Motion+) a Lagos, e nel 2023 ha firmato un accordo con Universal Content Productions, società di produzione televisiva parte del gruppo statunitense NBCUniversal, per realizzare una serie tv dedicata ai Vanguards: una versione nigeriana degli Avengers, in sostanza.

Inizialmente, per farsi conoscere e costruire una prima comunità di lettori, Martin e i suoi collaboratori rendevano i fumetti disponibili gratuitamente sul sito ufficiale di Comic Republic. Con il tempo, per finanziare le loro attività senza costi diretti per gli utenti, hanno cominciato a inserire degli spazi pubblicitari tra le tavole e a lavorare a progetti esterni, realizzando illustrazioni per aziende e organizzazioni non governative.

A maggio la società ha cambiato la modalità di fruizione dei fumetti, introducendo un sistema di paywall: i lettori possono leggere gratuitamente i primi tre numeri di ogni serie, ma per proseguire è necessario sottoscrivere un abbonamento. Martin ha detto che l’introduzione del paywall è un passaggio cruciale per trasformare Comic Republic in un editore internazionale a tutti gli effetti, con una fama e una rispettabilità simile a quella delle grandi case editrici americane.

Martin ha detto anche che, negli anni, alcuni gruppi editoriali hanno fatto delle offerte per acquisire la proprietà intellettuale di alcuni personaggi di Comic Republic, ma che le ha sempre rifiutate perché vuole assicurare che il progetto venga portato avanti da generazioni di disegnatori e sceneggiatori nigeriani. Questa visione riflette anche un intento politico più ampio: uno degli obiettivi è infatti dimostrare che questo genere fumettistico può avere senso anche al di fuori dei mercati occidentali, e che i lettori africani non devono necessariamente limitarsi a importare cultura pop dall’estero, perché possono riconoscersi nei propri supereroi.

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