Una grossa donazione di Bitcoin ha messo nei guai il ministero della Giustizia ceco
Arrivavano dal creatore di un portale per la vendita di armi e stupefacenti sul dark web: il ministro si è dimesso

Il ministro della Giustizia della Repubblica Ceca, Pavel Blažek, si è dimesso dopo che era stato rivelato che il ministero aveva accettato una grossa donazione in Bitcoin da una persona condannata nel 2016 per riciclaggio di denaro. Le dimissioni sono già state accettate dal primo ministro Petr Fiala.
Mercoledì la polizia aveva avviato un’indagine sulla misteriosa donazione, che ammontava a 40 milioni di euro in Bitcoin e che il ministero aveva ricevuto nei mesi scorsi. Lo stesso giorno il ministero aveva comunicato di aver venduto la criptovaluta, attualmente considerata tra gli asset di maggior valore al mondo, dicendo che avrebbe usato i fondi per le sue attività e per le prigioni, ma senza specificare da dove arrivasse.
Un’inchiesta giornalistica, però, aveva scoperto che i Bitcoin erano stati donati da Tomáš Jiřikovský, condannato per riciclaggio nel 2017 per aver creato un portale dove venivano vendute armi e droghe illegali sul dark web (la parte di Internet non accessibile attraverso i normali browser).
Il post del ministero della Giustizia che celebra i fondi ricavati dalla vendita dei Bitcoin
Jiřikovský era uscito dal carcere nel 2021 ed era riuscito a farsi restituire alcuni beni confiscati dalla polizia, tra cui il portafoglio virtuale coi suoi Bitcoin. Secondo l’inchiesta i legali di Jiřikovský avrebbero contattato il ministro della Giustizia, Pavel Blažek, offrendo di donare allo stato circa un terzo dei Bitcoin recuperati dal loro cliente: non è chiaro perché. Blažek non ha smentito, ma ha detto al giornale Deník N che «se qualcuno ti offre dei Bitcoin, tu li prendi», sostenendo che la trafila era stata legale e che la donazione poteva essere vista come «una forma di espiazione». La polizia sta indagando sull’origine dei Bitcoin donati da Jiřikovský, sospettando che siano frutto di attività illegali.
Blažek ha detto di essere convinto di aver agito correttamente, ma di aver deciso di dimettersi per non danneggiare l’immagine della coalizione di governo. Anche il primo ministro Fiala si è detto convinto della buona fede di Blažek, e ne ha lodato il lavoro da ministro.
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