È stato respinto il ricorso di Alessandra Todde contro l’ordinanza che ne imponeva la decadenza da presidente della Sardegna

Il tribunale di Cagliari ha respinto il ricorso della presidente della Sardegna, Alessandra Todde, contro l’ordinanza che ne imponeva la decadenza dalla carica. Ora il Consiglio regionale dovrà decidere se approvare o respingere l’ordinanza. Ad emetterla era stato a gennaio il Collegio regionale di garanzia elettorale, che contestava a Todde irregolarità nel modo in cui erano state rendicontate le spese della sua campagna elettorale. Todde ha detto che impugnerà la sentenza del tribunale di Cagliari, cosa che dovrebbe ritardare ulteriormente l’efficacia dell’ordinanza. Todde fa parte del Movimento 5 Stelle, era stata eletta nel 2024 ed è sostenuta da una coalizione di centrosinistra.
La decisione del Collegio regionale di garanzia elettorale tecnicamente è un’ordinanza-ingiunzione, un atto con cui la pubblica amministrazione comunica a qualcuno sia la violazione che gli è contestata sia la sanzione a cui è sottoposto. In questo caso era quella di decadenza da consigliera regionale, che provocherebbe automaticamente anche la decadenza dalla carica di presidente della regione. La rimozione di Todde provocherebbe a sua volta lo scioglimento del Consiglio regionale e l’indizione di nuove elezioni.
Il 9 luglio inoltre la Corte costituzionale si esprimerà su un ricorso presentato sempre da Todde, che chiede di chiarire se la legge nazionale sulla decadenza dei presidenti di regione è applicabile anche nelle regioni a statuto speciale come la Sardegna: anche questa decisione potrebbe bloccare la decadenza di Todde.


