Il più famoso gioco di carte collezionabili si sta snaturando

Da un po' di anni Hasbro sta infilando dentro a Magic universi narrativi che non c'entrano niente, come Final Fantasy e il Signore degli Anelli

Un giocatore di Magic: The Gathering (Jovelle Tamayo/The New York Times/contrasto)
Un giocatore di Magic: The Gathering (Jovelle Tamayo/The New York Times/contrasto)
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Il 14 maggio Hasbro, grande società statunitense produttrice di giochi, ha aperto le prevendite a quello che sarà con ogni probabilità il suo prodotto di maggior successo quest’anno: una nuova espansione di carte di Magic: The Gathering in collaborazione con l’amatissima saga di videogiochi Final Fantasy. I set di carte in prevendita sono stati esauriti quasi immediatamente, sia online che nei negozi fisici, e per giorni è stato molto difficile accaparrarsene uno, sia perché molte delle nuove carte sono particolarmente forti, sia perché molte sono state disegnate personalmente da Yoshitaka Amano, storico illustratore della serie di videogiochi, e stanno già diventando un oggetto di culto tra i collezionisti.

Magic: The Gathering esiste dal 1993: fu il primo gioco di carte collezionabili della storia, e tuttora è uno dei più giocati in assoluto. Se ci giocavate con gli amici da ragazzini e nel frattempo l’avete perso di vista, però, potreste essere confusi dall’idea di un crossover tra il suo universo e quello di Final Fantasy. Il mondo di Magic, infatti, storicamente è stato fatto soprattutto di stregoni, incantesimi, pozioni e artefatti magici che si rifanno a un’estetica fantasy medievaleggiante. Final Fantasy, invece, è un prodotto giapponese con un’estetica molto più vicina all’immaginario dei manga e degli anime (oltre a quello dei videogiochi Nintendo).

Alcune delle carte della nuova espansione (Wizards of the Coast)

Per chi ha continuato a seguire Magic, però, questa operazione non è per nulla sorprendente. Negli ultimi cinque anni, infatti, l’azienda che produce Magic dagli anni Novanta (Wizards of the Coast, oggi di proprietà, appunto, di Hasbro) ha cominciato a puntare tantissimo sulle cosiddette espansioni “Universes Beyond”: set di carte con cui si può comunque giocare a Magic che non sono ambientate nell’universo canonico del gioco, ma in altri universi narrativi famosi, che hanno a propria volta milioni di fan. Tra questi universi finora ci sono serie tv come The Walking Dead, Stranger Things e Doctor Who, ma anche giochi come Dungeons & Dragons, Cluedo, Fallout e Assassin’s Creed.

Wizards of the Coast continua a scommettere su questi crossover, per quanto talvolta particolarmente strambi, soprattutto per una questione economica: queste espansioni, infatti, attirano in massa non soltanto i giocatori di Magic che cercano nuove carte forti per i loro mazzi, ma soprattutto centinaia di migliaia di fan di altri prodotti culturali. Nel 2023, per esempio, ricavò 200 milioni di dollari soltanto vendendo espansioni dedicate al Signore degli Anelli. Quell’anno il fatturato relativo alla vendita di carte Magic superò il miliardo di dollari, e da allora non è mai sceso sotto quella soglia. Oggi Magic è la linea di prodotti più redditizia dell’intera Hasbro.

Alcune carte di Magic dedicate al Signore degli Anelli

Secondo Hasbro, le espansioni “Universes Beyond” non servono solo ad attirare nuovi collezionisti ma anche nuovi giocatori. La comunità storica dei giocatori di Magic – che conta comunque oltre 50 milioni di persone, tra cui il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance, il rapper Post Malone e attori come Joseph Gordon-Levitt – è però piuttosto divisa al riguardo.

Molti ritengono che le nuove carte, che hanno spesso poco a che vedere con l’estetica classica delle carte di Magic, annacquino l’identità del gioco, rendendolo meno unico e meno soddisfacente da giocare. Altri, semplicemente, sono preoccupati del fatto che l’aspetto del collezionismo prenda il sopravvento su quello del gioco in sé, rendendo ancora più costoso un hobby che già lo era abbastanza.

Claudio Biazzetti, giornalista culturale da tempo appassionato di Magic, spiega per esempio che nel caso della più recente espansione «Hasbro l’ha fatto chiaramente per tirare in mezzo molta gente che non sa giocare a Magic e che non se ne è mai interessata, ma che è ossessionata da Final Fantasy. Dopotutto parliamo di una saga incredibile, una delle più longeve, fortunate e di successo della storia del gaming».

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In breve, chi gioca a Magic interpreta un mago che trae i poteri – e quindi la possibilità di lanciare incantesimi di vario tipo – dalle carte presenti nel proprio mazzo. Esistono vari modi di giocare a Magic: quella più “ufficiale”, che si gioca ai tornei, è la modalità Standard, in cui si gioca uno contro uno con un mazzo di 60 carte provenienti dalle espansioni più recenti, e in cui quindi la lista di carte “legali” evolve man mano che escono nuove espansioni. La modalità più diffusa, Commander, è più rilassata e accessibile: di solito il massimo di giocatori è sei, si gioca un mazzo di 100 carte tutte differenti (a parte le terre, direbbero gli esperti), le partite sono più lunghe ma anche più coinvolgenti, e si può decidere con gli amici di accettare anche carte “proxate”, ovvero copiate dalle originali e stampate in autonomia.

Molte delle espansioni “Universes Beyond” sono escluse dalle modalità competitive come Standard e Modern, e i gruppi di persone che giocano a Commander decidono se accettarle durante le proprie partite o meno.  «L’opinione comune era che chi non voleva farlo non sarebbe stato obbligato a giocare con queste carte né contro di loro, e quindi non c’era davvero problema», ha riassunto di recente lo youtuber Magic Aids. Pochi giorni fa, però, la Wizards ha annunciato che l’espansione dedicata a Final Fantasy sarà considerata valida per giocare anche in Standard e Modern, e che questo varrà anche per i futuri crossover.

Molti giocatori che erano finora riusciti a evitare queste espansioni hanno avuto da ridire. «La gente amava già l’ambientazione di Magic e tutte le creature che ne popolano l’universo. La Wizards dovrebbe concentrarsi su questa cosa invece che investire in un milione di crossover», si legge per esempio in una discussione su Reddit. «Certo, posso evitare di comprare queste espansioni, ma prima o poi mi capiterà sicuramente di giocarci contro. E come sarà tra qualche anno, quando continueranno a sfornare crossover? Vedremo Megatron affrontare Aragorn e il suo esercito di Necron? O battaglie tra Goku e i supereroi della Marvel?».

Già nel 2021 su un blog specializzato si leggeva: «Di questi tempi vengono stampate un sacco di varianti delle carte di Magic che, francamente, non sembrano per niente carte di Magic! Le illustrazioni sono incredibili, è evidente che gli artisti che le hanno disegnate hanno talento, ma non assomigliano per niente a carte di Magic».

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