La manifestazione degli agricoltori francesi a favore di una legge contestata dagli ambientalisti
Prevede la reintroduzione di un insetticida che potrebbe aumentare la produzione, ma anche avere effetti negativi

Lunedì c’è stata una manifestazione di agricoltori di fronte all’Assemblea Nazionale francese, cioè la Camera bassa del parlamento, a Parigi, per chiedere che venga approvato un disegno di legge che sta attirando molte critiche da ambientalisti e altri settori. La proposta prevede infatti la possibilità di tornare a usare l’acetamiprid, un insetticida della famiglia dei neonicotinoidi, noti per la loro efficacia ma anche per l’effetto dannoso che hanno sugli insetti impollinatori, in particolare le api.
Chi appoggia la legge, come gli agricoltori, sostiene che la misura servirebbe a ridurre la burocrazia e soprattutto aumenterebbe la produttività per le aziende agricole; chi si oppone ritiene che favorirebbe solo alcuni grossi produttori e metterebbe a rischio la biodiversità e la salubrità dei prodotti.
La Francia aveva vietato del tutto l’utilizzo dell’acetamiprid nel 2018; nel resto dell’Unione Europea è invece l’unico neonecotinoide concesso all’aperto, in quanto è considerato tra tutti il più sicuro. Tuttavia la letteratura scientifica non ha ancora raggiunto una conclusione unanime sui potenziali danni, e studi più recenti hanno evidenziato sia un effetto neurotossico sulle api che possibili danni per la salute umana.
In Francia la Federazione nazionale dei sindacati degli agricoltori fa pressioni da tempo sul governo affinché venga abolito il divieto all’uso dell’acetamiprid, soprattutto per le colture di barbabietole e nocciole, per favorire la competitività dei produttori francesi.
Altri aspetti della legge sono pensati invece per ridurre gli oneri burocratici e facilitare l’apertura di nuove strutture per l’allevamento e l’agricoltura intensivi, come per esempio i mega bacini (grossi punti di raccolta dell’acqua estratta dalle falde, per far fronte ai periodi di siccità). Anche in questo caso le modifiche sono sostenute dalla Federazione nazionale dei sindacati degli agricoltori.

Il presidente del sindacato degli agricoltori, Arnaud Rousseau, durante la protesta di lunedì 26 maggio 2025, Parigi (EPA/MOHAMMED BADRA)
La legge era stata presentata a gennaio di quest’anno ed era già stata approvata in Senato: è arrivata lunedì all’Assemblea Nazionale, dove i parlamentari della sinistra e i Verdi hanno presentato più di 3mila emendamenti. Per contrastare l’ostruzionismo, quelli di centro, di destra ed estrema destra hanno votato una mozione che di fatto solleva il parlamento dalla discussione della legge, una mossa che è stata ampiamente criticata dall’opposizione.
Ora il disegno di legge passerà a una commissione interna, dove verrà discussa e poi rispedita all’Assemblea Nazionale. A quel punto dovrà essere votata senza che sia concesso presentare nuovi emendamenti (a meno che non ci sia un’autorizzazione del governo). In commissione, composta da 7 senatori e 7 deputati, la destra è in maggioranza.
Il presidente dell’Fnsi, Arnaud Rousseau, ha detto martedì mattina che «questa è una buona notizia» e ha sospeso la manifestazione degli agricoltori (che originariamente sarebbe dovuta proseguire fino a mercoledì).
Molti tra gli osservatori francesi ritengono che la legge Duplomb sia di fatto una copia scritta delle richieste del sindacato degli agricoltori, di cui lo stesso senatore Laurent Duplomb, promotore della misura, ha fatto parte. Secondo un sondaggio del 2024 condotto dalla rete Collectif Nourrir, che unisce associazioni di agricoltori, ambientaliste e di consumatori, solo il 4 per cento degli agricoltori si ritiene preoccupato delle attuali restrizioni sui pesticidi, mentre il 21 per cento dice di esserlo per gli effetti del cambiamento climatico.



