L’ex cancelliere austriaco Sebastian Kurz è stato assolto in appello dalle accuse di falsa testimonianza, dopo la condanna in primo grado

Lunedì un tribunale di Vienna ha assolto in appello l’ex cancelliere austriaco Sebastian Kurz, che nel 2024 era stato condannato in primo grado a otto mesi di carcere con pena sospesa per falsa testimonianza. La condanna riguardava alcune dichiarazioni che aveva fatto durante un’inchiesta parlamentare sullo scandalo di corruzione in cui era coinvolto e riguardante fatti tra il 2017 e il 2019, quando oltre a essere cancelliere era il leader del partito di centrodestra ÖVP.
Secondo le accuse Kurz aveva mentito rispetto al suo ruolo nella riorganizzazione di un importante fondo di investimento statale e nella nomina dei suoi dirigenti. Kurz ha sempre negato di aver preso queste decisioni in prima persona, e ha sostenuto di essere stato coinvolto nel caso nella misura in cui ne era stato semplicemente informato.
Al tempo dei fatti Kurz era il capo di governo più giovane al mondo, nonché una delle figure più di spicco della destra europea: per via dello scandalo tuttavia lasciò la politica, nel 2021. Oggi ha 38 anni e resta indagato in un altro caso, in cui è accusato di avere usato illegalmente i fondi del ministero delle Finanze per manipolare i sondaggi in favore del proprio partito e per agevolare la pubblicazione di notizie che lo mettessero in buona luce sui quotidiani austriaci.