C’è un accordo per la vendita del quotidiano britannico Telegraph al fondo RedBird

Venerdì il quotidiano britannico Telegraph ha annunciato che è stato raggiunto un accordo preliminare per la vendita del giornale al fondo di investimento statunitense RedBird Capital Partners. Il Telegraph è uno dei principali giornali conservatori britannici, molto letto e influente tra l’elettorato tory. Da due anni si trovava di fatto senza un vero proprietario: nel 2023 era stato messo all’asta per guai finanziari dei precedenti proprietari ed era stato acquistato dalla RedBird IMI, una joint venture fra RedBird Capital Partners e la società International Media Investments. Quest’ultima è una società di Abu Dhabi controllata dallo sceicco Mansour bin Zayed al-Nahyan, che è anche il vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti.
La proprietà della IMI aveva causato molte critiche e preoccupazioni sull’indipendenza del giornale, a causa del trattamento riservato ai giornalisti nel paese del Golfo. Per questo l’anno scorso il governo britannico aveva varato una legge che impediva agli stati e ai funzionari stranieri di possedere delle quote dirette in un giornale britannico. IMI era allora stata costretta a rimettere le proprie quote sul mercato, che ora verranno acquistate da RedBird Capital Partners.
Secondo l’accordo preliminare RedBird Capital Partners comprerà il giornale per 500 milioni di sterline (circa 600 milioni di euro) e dovrebbe coinvolgere anche altri investitori di minoranza britannici. RedBird IMI potrebbe comunque rimanere come socio di minoranza: giovedì il governo laburista britannico ha annunciato una modifica della legge per permettere a società estere di proprietà statale di possedere fino al 15 per cento delle quote.