Otto persone sono state condannate per la rapina a Kim Kardashian a Parigi

Venerdì un tribunale di Parigi, in Francia, ha condannato otto delle dieci persone imputate nel processo per la rapina subita dall’influencer e imprenditrice Kim Kardashian a ottobre del 2016 nella sua camera d’albergo, mentre si trovava in città per la settimana della moda. Alcune persone sono state condannate a pene detentive e altre al pagamento di un risarcimento: Aomar Aït Khedache, 69 anni, ritenuto il capo del gruppo che ha compiuto la rapina, è stato condannato a otto anni di carcere, di cui cinque sospesi; altre tre persone sono state condannate a sette anni, anche in questo caso di cui cinque sospesi.
Gli imputati erano nove uomini e una donna (non ci sono ancora dettagli sulle identità delle persone condannate) dai 35 ai 78 anni: la maggior parte degli imputati, comunque, aveva oltre sessant’anni, motivo per cui fin da subito i giornali francesi li aveva soprannominati la banda dei «nonni rapinatori».
La rapina avvenne nella notte fra il 2 e il 3 ottobre 2016, quando Kim Kardashian si trovava da sola nella sua camera dell’Hotel de Pourtalès. I rapinatori travestiti da poliziotti si introdussero nella sua stanza e portarono via l’anello di fidanzamento che Kanye West le aveva regalato (e che da solo valeva 3,5 milioni di euro) e altri gioielli. Fu una rapina piuttosto surreale che i protagonisti gestirono poi in modo assai maldestro. Non si sa ancora che fine abbia fatto una parte della refurtiva (del valore totale di circa 8 milioni di euro).
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