La società calcistica del Foggia è stata messa in amministrazione giudiziaria per essere tutelata da possibili influenze mafiose

Tifosi del Foggia (ANSA/POLIZIA)
Tifosi del Foggia (ANSA/POLIZIA)

Il tribunale di Bari ha disposto l’amministrazione giudiziaria per la società calcistica del Foggia, che gioca in Serie C, la terza categoria del calcio professionistico in Italia. È una misura cautelare che punta a tutelare i dirigenti di un’azienda che potrebbero essere sottoposti a influenze criminali o mafiose, anche tramite minacce: un provvedimento del genere è piuttosto inusuale per una società sportiva. Secondo le indagini un gruppo di ultras legato alla mafia locale avrebbe cercato di intimidire la società per ottenere la gestione delle sponsorizzazioni e degli accrediti per l’ingresso allo stadio.

La polizia ha inoltre eseguito ordinanze di misure cautelari per decine di altre persone: 52 sono state sottoposte a un “DASPO fuori contesto”, cioè il divieto di accedere agli stadi e a strutture che ospitano manifestazioni sportive anche se il reato per cui si è stati denunciati o condannati non è stato commesso all’interno di quei luoghi, mentre sono state arrestate quattro persone indicate dalle indagini come pianificatori ed esecutori degli atti di intimidazione contro la società. Fra questi ci sono anche lo sparo di alcuni proiettili verso l’auto dell’ex capitano della squadra e il piazzamento di una bomba artigianale sotto l’auto del vicepresidente della società.

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