La Russia ha dichiarato Amnesty International una “organizzazione indesiderata”

(Charles M Vella/SOPA Images via ZUMA Press Wire/ANSA)
(Charles M Vella/SOPA Images via ZUMA Press Wire/ANSA)

La procura generale della Russia ha dichiarato Amnesty International, l’organizzazione internazionale che si occupa da anni di diritti umani, una “organizzazione indesiderata” all’interno del paese: è una formula che le autorità russe utilizzano per cercare di ostacolare le attività di media, ong e organizzazioni internazionali che ritengono pericolose o contrarie alle idee regime. Sono previste pene fino a cinque anni di carcere per chiunque collabori o finanzi una organizzazione “indesiderata”.

Amnesty International si esprime da tempo contro i crimini compiuti dall’esercito russo nell’invasione e nella guerra in Ucraina, posizioni che la procura generale russa ha esplicitamente citato comunicando la sua decisione: secondo la procura Amnesty International sarebbe un «centro per la preparazione di progetti russofobici globali», portati avanti anche attraverso le accuse alla Russia per l’invasione dell’Ucraina e il sostegno all’idea che l’Ucraina debba essere aiutata a difendersi.