L’uomo che accoltellò lo scrittore Salman Rushdie è stato condannato a 25 anni di carcere

Venerdì un tribunale negli Stati Uniti ha stabilito che Hadi Matar, l’uomo che nell’agosto del 2022 accoltellò lo scrittore Salman Rushdie, dovrà scontare 25 anni di carcere: era stato condannato a febbraio di quest’anno per tentato omicidio, venerdì è stata stabilita la pena. Matar aggredì Rushdie con un coltello durante una conferenza a Chautauqua, vicino a New York. Secondo i procuratori agì su ispirazione della condanna a morte (fatwa) che le autorità religiose iraniane emisero contro lo scrittore nel 1989, in seguito alla pubblicazione del suo romanzo I versi satanici. Dopo l’aggressione Rushdie perse la vista all’occhio destro e l’uso della mano sinistra.
Matar, che ha 27 anni ed è originario del New Jersey, è stato condannato anche per aver ferito l’uomo che stava intervistando Rushdie, Henry Reese: per quell’aggressione dovrà scontare sette anni di carcere. Dal luglio del 2024 è anche imputato in un processo federale in cui è accusato di attività terroristiche e di aver collaborato con il gruppo paramilitare libanese Hezbollah.
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