Tre persone accusate di aver maltrattato i pazienti di un centro gestito dalla Croce Rossa a Roma sono state condannate, un’altra assolta

(Cecilia Fabiano/ LaPresse)
(Cecilia Fabiano/ LaPresse)

Il giudice per l’udienza preliminare di Roma ha condannato tre persone accusate di aver maltrattato i pazienti di un centro gestito dalla Croce Rossa in città. Le condanne vanno dai 2 anni e 2 mesi ai 3 anni e 4 mesi di carcere. Una quarta persona è stata assolta. Il caso aveva portato all’arresto di dieci persone, tutte operatrici socio-sanitarie: le quattro sentenze fanno riferimento a quelle di loro che hanno scelto il processo con rito abbreviato. Altre due sono state rinviate a giudizio e saranno giudicate con rito ordinario, le restanti quattro hanno patteggiato: due, a cui era stato contestato anche il reato di tortura, una pena di 4 anni, e due una di 2 anni.

La struttura della vicenda è un centro di educazione motoria (CEM), cioè un centro di riabilitazione per persone con disabilità. Gli imputati erano accusati di aver abusato ripetutamente sia fisicamente sia verbalmente i pazienti.