Sono arrivati negli Stati Uniti i primi sudafricani bianchi accolti da Trump come rifugiati

È arrivato negli Stati Uniti il primo volo che ha portato nel paese gli afrikaner (alcune delle persone appartenenti alla popolazione bianca del Sudafrica) a cui il presidente Donald Trump ha concesso lo status di rifugiati. Secondo Trump e molti esponenti della destra statunitense gli afrikaner sarebbero perseguitati dal governo sudafricano, guidato da trent’anni da partiti legati alla popolazione nera.
La decisione di Trump è stata contestata: da una parte le politiche del governo sudafricano che ledono gli interessi della minoranza bianca e afrikaner non sono paragonabili alla narrazione che ne fa la destra americana (Elon Musk, che è sudafricano, e molti altri parlano senza alcun fondamento di un tentativo di “genocidio dei bianchi”); dall’altra Trump e il suo governo hanno cercato di ridurre in ogni modo l’ingresso di profughi e richiedenti asilo da ogni altra parte del mondo, fra cui l’Afghanistan, dove il governo islamista dei talebani perseguita minoranze, donne e persone che avevano collaborato con gli Stati Uniti, e paesi dove sono in corso guerre interne.
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