La banca centrale degli Stati Uniti ha mantenuto invariati i tassi d’interesse ancora una volta

Jerome Powell durante un evento organizzato dall'Economic Club di Chicago, 16 aprile 2025 (AP Photo/Erin Hooley)
Jerome Powell durante un evento organizzato dall'Economic Club di Chicago, 16 aprile 2025 (AP Photo/Erin Hooley)

La Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti (chiamata comunemente Fed), ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse di riferimento, che quindi resteranno in un intervallo compreso tra il 4,25 e il 4,5 per cento, com’era stato deciso a dicembre e poi confermato alla fine di gennaio. Era una decisione attesa, motivata dal presidente della Fed Jerome Powell col fatto che il rischio di aumento dei prezzi a causa dei dazi – che richiederebbe ancora una politica monetaria di tassi elevati per combattere l’inflazione – è ancora più forte dei rischi per la crescita dell’economia, che al contrario ne richiederebbe una riduzione.

Sull’annuncio c’era molto interesse, per due motivi. Il primo è che era la prima decisione sui tassi di interesse dall’annuncio degli enormi dazi introdotti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il secondo è che Trump stesso spingeva affinché i tassi venissero abbassati, di modo da rendere più convenienti prestiti e investimenti e provare così a dare una spinta in più all’economia: tanto che nelle scorse settimane era circolata anche l’ipotesi che avrebbe licenziato Powell, reticente a farlo, poi smentita da Trump stesso.

I tassi sono compresi nello stesso intervallo dallo scorso dicembre, e non è ancora chiaro quali siano le intenzioni della Fed per il futuro. I tassi di interesse sono il principale strumento con cui le banche centrali dei paesi provano a controllare i meccanismi che influiscono sui prezzi. Tra il settembre e il dicembre dello scorso anno, quando il presidente statunitense era ancora Joe Biden, la FED li aveva ridotti tre volte proprio per via del buon andamento dell’economia, dopo una fase in cui erano stati aumentati molto per tentare di ridurre l’inflazione.

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