Sono state riaperte le indagini sull’omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, commesso a Milano nel 1978

La giudice per le indagini preliminari (gip) di Milano Maria Idria Gurgo di Castelmenardo ha deciso di riaprire le indagini sull’omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, i due ragazzi di 18 anni conosciuti come Fausto e Iaio che furono uccisi il 18 marzo 1978 in via Mancinelli, vicino a dove si trovava allora il centro sociale Leoncavallo, a Milano. La gip ha accolto la richiesta della procura di Milano, che un anno fa aveva aperto un nuovo fascicolo conoscitivo sul caso e che quindi ora potrà fare nuove indagini, anche sulla base di una nuova informativa della Digos, scrive l’ANSA.
Dopo anni segnati tra le altre cose da un tentativo di depistaggio e dalla distruzione di alcuni reperti, le indagini sull’omicidio di Tinelli e Iannucci erano state definitivamente archiviate nel 2000 nonostante le indicazioni fornite da alcuni collaboratori di giustizia ex appartenenti al terrorismo neofascista. All’epoca la gip Clementina Forleo, che aveva disposto l’archiviazione, aveva evidenziato una pista che conduceva alla destra eversiva e in particolare agli indagati, Massimo Carminati, Claudio Bracci e Mario Corsi. Adesso sarebbero emersi nuovi indizi sempre legati alla destra eversiva. Al centro della nuova indagine ci sarebbe anche una perizia dattilografica sul volantino con cui era stato rivendicato il doppio omicidio.
– Ascolta anche: La puntata di Altre Indagini sull’omicidio di Fausto e Iaio


