• Mondo
  • Domenica 4 maggio 2025

SpaceX avrà una sua città in Texas

Si chiamerà Starbase e ci abiteranno quasi solo i dipendenti della società spaziale di Elon Musk

Una statua di Elon Musk vicino agli impianti di SpaceX, in Texas (Andrew Lichtenstein/Corbis via Getty Images)
Una statua di Elon Musk vicino agli impianti di SpaceX, in Texas (Andrew Lichtenstein/Corbis via Getty Images)
0 seconds of 0 secondsVolume 90%
Press shift question mark to access a list of keyboard shortcuts
00:00
00:00
00:00
 

Sabato gli abitanti di una piccola comunità del sud del Texas hanno votato in un referendum per creare una nuova città nell’area che oggi è quasi interamente occupata dagli impianti di SpaceX, la società spaziale dell’imprenditore statunitense Elon Musk. Gli aventi diritto al voto erano 283, in gran parte dipendenti di SpaceX: la proposta è stata approvata con 212 voti favorevoli e sei contrari. La città si chiamerà Starbase e sarà istituita nella contea di Cameron, che ha organizzato e gestito il referendum.

L’area in questione è oggi nota come Boca Chica. Si estende per circa 4 chilometri quadrati lungo il confine con il Messico, una trentina di chilometri a est della città texana di Brownsville, capoluogo della contea. Dal 2014 è la base di lancio di SpaceX (quella da cui parte anche Starship, la grande astronave dell’azienda) e uno dei suoi centri più importanti, nonché sede di centinaia di suoi dipendenti. Eccetto che per le strutture di SpaceX, è un’area quasi del tutto rurale, con baie e lagune. Musk già da anni la definiva informalmente “Starbase”.

L’iniziativa è partita da una petizione avviata lo scorso dicembre dalle persone che abitano intorno agli uffici e al sito di lancio: sono circa 500, in gran parte persone che vivono in affitto e dipendenti di SpaceX.

Nel corso degli anni SpaceX aveva acquistato quasi tutte le case di Boca Chica Village, una piccola cittadina balneare fondata negli anni Sessanta al centro dell’area. Almeno due terzi delle persone con diritto di voto al referendum, secondo un’analisi del consorzio di radio pubbliche The Texas Newsroom, lavorano per SpaceX o avevano espresso il loro sostegno alla fondazione della città già prima del voto di sabato.

Elon Musk avvita una bottiglietta d'acqua durante una conferenza all'aperto

Il CEO di SpaceX Elon Musk all’inaugurazione della base di lancio a Boca Chica, il 22 settembre 2014 (Robert Daemmrich Photography Inc/Corbis/Getty Images)

Uno degli effetti pratici del referendum, secondo il Texas Tribune, potrebbe essere un maggiore controllo della spiaggia pubblica della zona, che deve essere chiusa durante i lanci spaziali. Anche la manutenzione stradale non sarebbe più gestita dalla contea di Cameron, ma Starbase avrebbe comunque diritto a sovvenzioni statali e federali, e potrebbe anche confiscare beni immobili, ha spiegato un avvocato consultato dal New York Times.

Sabato alcuni attivisti si sono radunati nella spiaggia di Boca Chica per protestare contro SpaceX, sostenendo che l’azienda abbia danneggiato un’area che è habitat di diverse piante e animali, e ignorato l’importanza culturale del territorio. «Queste colline sono sacre per noi», ha detto a The Texas Newsroom Juan Mancias, presidente della comunità indigena dei Carrizo/Comecrudo del Texas.

Un gruppo di manifestanti in spiaggia

Un gruppo di manifestanti che protestano contro la fondazione di Starbase, sulla spiaggia di Boca Chica, sabato 3 maggio 2025 (Miguel Roberts/The Brownsville Herald/AP)

Creare città aziendali negli Stati Uniti non è un fatto insolito, specialmente in Texas. Musk però potrebbe essere «il primo imprenditore della storia moderna a creare una propria città, quasi esclusivamente per i suoi dipendenti».