Donald Trump vuole interrompere i finanziamenti di stato alle radio e alle televisioni pubbliche

Giovedì il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo con il quale intende interrompere ogni tipo di finanziamento pubblico, diretto o indiretto, a NPR e PBS, cioè rispettivamente la radio e la televisione pubbliche statunitensi. Nell’ordine esecutivo Trump chiede alla Corporation for Public Broadcasting (CPB), una società privata ma finanziata con soldi pubblici che si occupa appunto di sovvenzionare le emittenti statali, di rivedere i finanziamenti per l’anno in corso. Vieta inoltre a tutte le agenzie federali di finanziare l’attività di PBS e NPR.
Secondo Trump le due emittenti con i loro programmi diffonderebbero contenuti faziosi con i soldi dei contribuenti. Questi contenuti, riguardanti per esempio il razzismo, le pratiche di inclusione sociale e l’identità di genere, e il presunto sbilanciamento a sinistra delle emittenti sono stati definiti addirittura illegali dall’amministrazione Trump.
Non è chiaro che effetto potrà avere l’ordine esecutivo nell’immediato: i soldi che CPB utilizza per questi finanziamenti sono stanziati ogni due anni attraverso una legge del Congresso (che istituì lo stesso ente nel 1967). I finanziamenti a NPR e PBS sono già stati stabiliti per legge fino al 2027, e il presidente non ha il potere di revocarli direttamente. La CEO di PBS, Paula Kerger, ha fatto sapere che circa il 15 per cento del budget delle emittenti pubbliche deriva da fondi pubblici, il resto da donatori o sponsor.


