Una frana che sta ricevendo particolari attenzioni
A Boccassuolo, nel modenese, sono al lavoro decine di operatori ma arrivano anche molti – troppi – curiosi

A Boccassuolo di Palagano, sull’Appennino modenese, la Protezione civile e una trentina di operatori sono da giorni impegnati a limitare i danni di una frana lunga oltre due chilometri che il primo di aprile si era staccata dal monte Cantiere e nell’ultima settimana ha ripreso a muoversi. Venerdì il fronte era largo tra i 100 e i 300 metri e la velocità era di 60/70 metri al giorno. Tra sabato e domenica è diminuita ma come evolverà dipenderà molto dal meteo dei prossimi giorni.
Il sindaco di Palagano e presidente della provincia di Modena Fabio Braglia intanto si è lamentato della «tanta gente» che arriva ogni giorno per vedere la frana e che ostacola i lavori, per esempio parcheggiando in mezzo al cantiere. Alla Gazzetta di Modena ha detto che «questa frana è una cosa molto seria e preoccupante, non un set cinematografico».
Nico Bettuzzi, che lavora per Cava Cinghi Strade, una delle aziende chiamate per limitare i danni della frana, ha spiegato al Corriere di Bologna che è da sempre «abituato all’umarell curioso che guarda i lavori sulle strade», ma che «adesso, a separare chi osserva dai lavori, ci devono essere almeno due chilometri, altrimenti mi arrivano qui persone in moto, in quad e non è gestibile».
Per provare a risolvere il problema sono state impiegate le forze dell’ordine ed è stato allestito un maxischermo in un palazzetto sportivo all’ingresso del paese, con video e immagini riprese dai droni.
Braglia ha detto che si prevede che la frana arrivi alle prime case – che sono tre case di vacanza ma sono comunque state fatte sgomberare dai mobili e dagli oggetti importanti – tra domenica sera e lunedì. La Protezione civile ha detto venerdì che la frana ha causato danni a due strade comunali, un ponte, una linea elettrica di media tensione, che «sono oggetto di monitoraggio una linea elettrica di alta tensione, sistemi idrici e di scolo delle acque» e che «è in corso una costante valutazione del rischio».

(ANSA /ELISABETTA BARACCHI)
La regione Emilia-Romagna ha stanziato con urgenza 200mila euro per gli interventi di questi giorni sulla frana, che servono a limitare l’allargamento del fronte e per quanto possibile i danni ad abitazioni e infrastrutture. Il presidente della regione Emilia-Romagna Michele de Pascale l’ha definita «un evento franoso di grande portata, che coinvolge un territorio già fragile e storicamente soggetto a dissesti» e ha sottolineato che «le condizioni meteorologiche instabili e la saturazione del terreno rendono la situazione complessa e delicata».