Il ministro della Difesa e il ministro dell’Economia stanno battibeccando

Guido Crosetto ha risposto in modo piccato alle parole con cui Giancarlo Giorgetti ha parlato delle richieste sulla spesa militare

Crosetto e Giorgetti parlano nell'aula della Camera dei Deputati
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, a sinistra, e il ministro della Difesa Guido Crosetto, a destra, il 19 marzo 2025 (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha commentato in modo piccato le parole con cui il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha parlato del fatto che nel 2025 l’Italia riuscirà a spendere per la difesa il 2 per cento del PIL (prodotto interno lordo). Giovedì sera durante la presentazione a Roma di Moneta, il nuovo inserto economico che esce in allegato al Giornale, a Libero e al Tempo, Giorgetti ha raccontato che «per un mese» ha chiesto a Crosetto di mandargli la «lista della spesa militare» e scherzosamente ha aggiunto che questo momento per gli stati maggiori degli eserciti europei «è come il Natale». Crosetto ha risposto scrivendo su X: «Purtroppo non è Natale, non c’è nulla da festeggiare, non ci sono liste della spesa ma viviamo tempi drammatici».

Formalmente è dal 2014 che l’Italia si impegna con la NATO a spendere il 2 per cento del proprio PIL per la difesa, ma finora non aveva mai raggiunto l’obiettivo ed è tra i paesi occidentali che spendono meno nella difesa. Per il 2025 l’Italia aveva destinato alla difesa l’1,57 per cento del PIL e raggiungere il 2 per cento significa aumentare la spesa di circa 10 miliardi di euro. Tuttavia questi soldi non saranno investiti direttamente in spese militari: nel bilancio per la difesa saranno fatte rientrare altre spese che l’Italia sostiene già, come quelle che riguardano le pensioni militari, che finora rientravano prevalentemente nel bilancio dell’INPS. In sostanza non ci saranno nuovi investimenti diretti nella difesa, ma alcune spese già fatte saranno conteggiate in modo diverso.

Nel suo messaggio diretto contro Giorgetti, Crosetto ha giustificato il tempo impiegato per aggiornare il ministero dell’Economia sulle spese della Difesa dicendo che era necessario un «piano accurato» che tenesse conto di molte variabili e ha anche detto: «Mi fa piacere che Giancarlo non abbia perso il senso dell’umorismo che io fatico spesso a ritrovare perché lavoro pensando agli scenari che potrebbero essere costretti ad affrontare le donne e gli uomini della Difesa».

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