12 persone sono indagate per l’esplosione nello stabilimento di Toyota a Bologna, in cui morirono due persone

Dodici persone sono indagate per l’esplosione avvenuta il 23 ottobre in uno stabilimento di Bologna di Toyota Material Handling, un’azienda che produce carrelli elevatori del gruppo giapponese Toyota. L’esplosione di un macchinario nella centrale termo-frigorifera dell’impianto causò il crollo di un capannone, la morte di due lavoratori e 13 feriti.
Tra le persone indagate, con l’accusa di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime sul lavoro e disastro colposo, c’è anche l’attuale amministratore delegato di Toyota Material Handling, Michele Candiani. Oltre a lui ci sono il coordinatore del gruppo di lavoro che progettò la centrale termo-frigorifera e diverse persone che lavorarono alla realizzazione e alla manutenzione della stessa. Nei prossimi giorni una consulenza tecnica dovrà valutare se nella progettazione e nella realizzazione dell’impianto siano stati fatti errori e se siano state rispettate tutte le norme.


