La moglie di Gene Hackman aveva effettuato ricerche sui suoi sintomi prima di morire, secondo l’analisi del suo computer

La casa di Gene Hackman e di sua moglie Betsy Arakawa a Santa Fe, in New Mexico (AP Photo/Roberto E. Rosales)
La casa di Gene Hackman e di sua moglie Betsy Arakawa a Santa Fe, in New Mexico (AP Photo/Roberto E. Rosales)

Le autorità del New Mexico, negli Stati Uniti, hanno reso pubblico il risultato dell’analisi del computer di Betsy Arakawa, la moglie dell’attore Gene Hackman trovata morta insieme a lui lo scorso febbraio: da quanto emerge, nei giorni precedenti alla sua morte Arakawa aveva effettuato diverse ricerche sull’influenza e sul Covid-19, segno che la donna aveva associato i suoi sintomi a qualcosa di non corretto (dall’autopsia era invece emerso che aveva contratto l’hantavirus, una malattia che comporta infezioni ai polmoni e insufficienze respiratorie e che viene trasmessa dagli escrementi dei topi). In una mail inviata alla sua massaggiatrice aveva anche detto che lo stesso Hackman l’11 febbraio si era svegliato con sintomi simili a quelli del Covid-19, e aveva quindi cancellato il loro appuntamento per «eccesso di cautela».

Hackman e Arakawa avevano 95 e 65 anni: sono stati trovati morti lo scorso 26 febbraio nella loro casa di Santa Fe, in stanze separate e senza segni di ferite, in circostanze all’inizio ritenute poco chiare. Le ricostruzioni delle autorità locali avevano in seguito appurato che Hackman era morto il 18 febbraio per le conseguenze di una malattia cardiaca, aggravata dalla malattia di Alzheimer da cui era affetto a uno stadio ormai molto avanzato, e che Arakawa era invece morta una settimana prima, il 12 febbraio (inizialmente si era ipotizzato l’11). Il 12 febbraio è anche il giorno in cui risulta l’ultima ricerca di Arakawa sul computer: una clinica a Santa Fe.