Il progressivo smantellamento del principale partito pro-democrazia di Hong Kong
A causa delle pressioni e minacce del governo cinese, il Partito democratico sostiene da tempo di non poter più fare attività politica

Domenica il Partito democratico di Hong Kong, il principale partito pro-democrazia della regione amministrativa speciale cinese, ha fatto un altro passo verso lo smantellamento, in un processo cominciato a febbraio a causa delle sempre più insistenti pressioni del governo cinese. Si è votato e il 90% dei 110 membri del partito presenti si è espresso a favore dello scioglimento. Ora un comitato di tre persone dovrà occuparsi di risolvere le questioni legali, prima di un’ultima votazione finale che potrebbe avvenire l’anno prossimo.
Il Partito democratico di Hong Kong fu fondato nel 1994, tre anni prima che la città venisse tolta al dominio coloniale britannico e diventasse una regione amministrativa cinese. È stato a lungo il principale partito d’opposizione di Hong Kong e si è battuto contro le interferenze del governo centrale cinese sulla politica locale e contro la repressione del dissenso. Per questo negli ultimi anni, periodo in cui il regime cinese di Xi Jinping ha eroso sempre di più la democrazia di Hong Kong, ha fatto fatica a fare attività politica.
Aveva annunciato l’inizio del processo di smantellamento lo scorso febbraio: allora il suo presidente, Lo Kin-hei, aveva detto che la decisione era stata presa dopo «aver considerato il contesto politico generale di Hong Kong e tutte le possibilità future».
Oggi il Partito democratico non ha più rappresentanti nel parlamento locale. Nel 2021 fu imposta una nuova legge elettorale che consentiva esclusivamente alle persone fedeli al Partito comunista cinese di candidarsi, escludendo di fatto le opposizioni. Almeno cinque membri del partito, tra cui l’ex leader Wu Chi-wai, sono in carcere per aver violato la dura legge sulla sicurezza nazionale introdotta dal governo cinese dopo le enormi proteste pro-democrazia del 2019.
A indebolire ulteriormente il Partito democratico negli ultimi anni sono state anche divergenze interne sulla linea da mantenere per contrastare il governo centrale cinese. La parte più giovane del partito spingeva per azioni più radicali, mentre il blocco vicino ai fondatori era favorevole a un approccio più moderato.
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