Da settimane non si hanno notizie di un importante generale dell’esercito cinese: è probabile sia stato rimosso

Da settimane in Cina non si hanno notizie del generale He Weidong, vicepresidente della Commissione militare centrale, l’organo direttivo dell’Esercito popolare di liberazione presieduto direttamente dal presidente Xi Jinping. Secondo diverse fonti sentite dal Financial Times, He Weidong sarebbe stato rimosso dall’incarico con accuse di corruzione, e una di loro ha detto al giornale che il generale si troverebbe in carcere per essere interrogato. È molto difficile verificare questo genere di informazioni fin quando non vengono annunciate ufficialmente, per via dell’impenetrabilità delle istituzioni cinesi, sia militari che civili.
Se confermata, la rimozione di He Weidong sarebbe un fatto piuttosto notevole per via del ruolo apicale del generale: oltre a essere il terzo in comando dell’esercito (dopo Xi e il generale Zhang Youxia, in foto), è un membro del Politburo, l’organo dirigente del Partito Comunista. Non è però un caso isolato: soltanto alla fine del 2024 era stato sospeso dall’incarico l’ammiraglio Miao Hua, quarto in comando, e a dicembre l’esercito aveva confermato la rimozione di altri due generali. Come ha scritto l’Asia Society Policy Institute, «il fenomeno non si limita soltanto all’esercito»: negli ultimi due anni Xi Jinping ha rimosso due ministri della Difesa, nel 2024 sono stati rimossi almeno 58 dirigenti di alto rango del Partito Comunista e oltre 600mila di vari livelli hanno ricevuto sanzioni di qualche tipo. Le autorità cinesi hanno sempre attribuito queste rimozioni a un’estesa lotta alla corruzione.