Decine di migliaia di palestinesi devono scappare ancora, stavolta da Rafah
La città del sud della Striscia di Gaza sta per essere isolata dall'esercito israeliano, mentre continuano i bombardamenti

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Giovedì molte decine di migliaia di palestinesi hanno lasciato l’area di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dopo un nuovo ordine di evacuazione dell’esercito israeliano. Israele ha annunciato mercoledì che intende creare un nuovo corridoio militare tra il confine sud della Striscia di Gaza e il nord della città di Rafah – che in questo modo rimarrebbe di fatto isolata dal resto della Striscia – e ha chiesto a tutti i palestinesi che ci vivono di abbandonare l’area.
Per molti quindi giovedì è iniziato un nuovo trasferimento, l’ennesimo dall’inizio della guerra. Secondo Philippe Lazzarini, direttore di UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di fornire assistenza umanitaria ai profughi palestinesi, le persone colpite dall’ordine di evacuazione sarebbero oltre 140mila. Israele dovrebbe condurre nella zona nuove operazioni militari. Un testimone anonimo ha detto all’agenzia Reuters: «Stanno demolendo tutte le case e gli edifici rimasti in piedi, Rafah è andata, sarà spazzata via».
Altri ordini di evacuazione hanno riguardato Shijaiyah, un quartiere orientale della città di Gaza, e una parte di Jabalia, nel nord della Striscia.
Mercoledì ci sono stati attacchi anche in varie zone della Striscia, che hanno ucciso decine di persone: in particolare tre missili hanno colpito la scuola Dar Al-Arqam della città di Gaza, usata come rifugio, uccidendo almeno ventinove persone.
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