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  • Venerdì 28 marzo 2025

Il buon rapporto tra Canada e Stati Uniti «è finito», dice il primo ministro canadese

Secondo Mark Carney sarà necessario rinegoziare gli accordi commerciali e di collaborazione, per via dei dazi e della retorica aggressiva di Donald Trump

Mark Carney a marzo del 2025 (Adrian Wyld/The Canadian Press via AP)
Mark Carney a marzo del 2025 (Adrian Wyld/The Canadian Press via AP)

Giovedì il primo ministro canadese Mark Carney ha criticato duramente l’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump. Tra le altre cose ha detto che il «vecchio rapporto» tra Stati Uniti e Canada, «basato su una sempre maggiore integrazione delle nostre economie e su una stretta cooperazione militare e di sicurezza, è finito». Ha anche promesso che annuncerà a breve dei dazi sulle merci statunitensi, e che il Canada dovrà «reinventare radicalmente» la sua economia cercando dei nuovi partner «affidabili».

Da mesi Trump e vari membri della sua amministrazione adottano una retorica aggressiva nei confronti del Canada, un suo storico alleato. Trump stesso, per esempio, ha detto più volte di voler annettere il Canada facendolo diventare il 51esimo stato statunitense (una proposta assurda e irrealizzabile).

Gli Stati Uniti hanno anche imposto o minacciato pesanti dazi sulle merci canadesi: mercoledì per esempio hanno annunciato dei dazi del 25 per cento su tutte le auto importate. Carney li ha definiti un «attacco diretto» al Canada, il cui settore automobilistico vale il 10 per cento dei ricavi dell’industria manifatturiera e che esporta tra l’80 e il 90 per cento delle auto e dei componenti che produce, quasi totalmente verso il mercato statunitense.

Nel suo intervento Carney ha detto anche che nel prossimo futuro sarà necessaria «un’ampia rinegoziazione» degli accordi commerciali con gli Stati Uniti. È probabile che si stesse riferendo all’USMCA, il principale accordo di libero scambio firmato da Stati Uniti, Canada e Messico nel 2018 e che sostituisce l’Accordo nordamericano per il libero scambio (NAFTA) del 1994. All’inizio di marzo Trump aveva detto che le merci incluse nell’USMCA sarebbero state temporaneamente escluse dai dazi, ma c’è molta confusione su cosa succederà e su quali saranno le conseguenze di queste nuove tasse sulle importazioni.

– Leggi anche: Piccoli boicottaggi e ritorsioni del Canada contro gli Stati Uniti di Trump

In Canada ci saranno elezioni anticipate tra un mese, il 28 aprile, e la campagna elettorale è diventata in gran parte un dibattito su come i diversi partiti intendono relazionarsi con Trump e con le sue politiche. Carney è un esponente del Partito Liberale, che da oltre un anno era in grossa crisi. Proprio le minacce di Trump però hanno spinto molte persone a solidarizzare con il governo, facendo rimontare i Liberali nei sondaggi. Hanno invece messo in difficoltà i Conservatori, il cui leader Pierre Poilievre ha uno stile comunicativo e idee politiche di destra assimilabili almeno in parte a quelle di Trump. Al momento comunque tutti i principali partiti canadesi concordano sul tenere una linea dura nei confronti degli Stati Uniti.