In Russia sono stati condannati 23 prigionieri di guerra ucraini, tra cui alcuni membri del battaglione Azov, a pene dai 13 ai 23 anni di carcere

(AP Photo/Vadim Ghirda, File)
(AP Photo/Vadim Ghirda, File)

Mercoledì un tribunale militare russo ha condannato 12 tra ex e attuali membri del battaglione Azov, controversa unità militare ucraina che si era distinta durante l’assedio russo della città ucraina di Mariupol, a pene dai 13 ai 23 anni di carcere: erano accusati di vari reati, tra cui presa di potere violenta, partecipazione a un’organizzazione terroristica e addestramento per attività terroristiche. Lo stesso tribunale ha condannato in contumacia altri 11 prigionieri di guerra che la Russia aveva già restituito all’Ucraina tramite scambi di prigionieri, tra cui nove donne che avevano lavorato come cuoche dell’esercito.

I 23 imputati erano stati fatti prigionieri durante l’assedio di Mariupol, nel maggio del 2022. Era imputata anche una ventiquattresima persona, che però è morta durante la detenzione in Russia.

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