Gli Stati Uniti hanno già cancellato più dell’80 per cento dei programmi dell’USAID

Un collaboratore dell'USAID lascia il suo ufficio dopo essere stato licenziato (AP Photo/Jose Luis Magana)
Un collaboratore dell'USAID lascia il suo ufficio dopo essere stato licenziato (AP Photo/Jose Luis Magana)

Il segretario di Stato degli Stati Uniti Marco Rubio, l’equivalente del ministro degli Esteri, ha detto che il governo statunitense ha cancellato l’83 per cento dei programmi dell’USAID, l’agenzia federale che da decenni fornisce aiuti umanitari e assistenza per lo sviluppo in decine di paesi in tutto il mondo. La cancellazione dei programmi dell’USAID era stata decisa a gennaio dal presidente Donald Trump subito dopo il suo insediamento.

Trump aveva firmato un ordine esecutivo per «rivalutare tutti i finanziamenti» e sospendere almeno temporaneamente le erogazioni dei fondi della USAID. Nei giorni successivi l’agenzia è stata di fatto smantellata. Gran parte dei dipendenti è stata messa in congedo forzato (anche se per ora un tribunale ha bloccato questa misura), i fondi per moltissimi programmi sono già stati sospesi e diversi collaboratori dell’agenzia sono stati licenziati con pochissimo preavviso. L’amministrazione Trump ha motivato la decisione con generiche accuse di un uso «improprio» di fondi pubblici, usati per «finanziare campagne di sinistra, ideologiche» e di parte.