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  • Martedì 11 marzo 2025

È caduto il governo portoghese

Il primo ministro Luís Montenegro, accusato di conflitto d’interessi, è stato sfiduciato dal parlamento: si andrà a elezioni anticipate

I parlamentari di diversi partiti all'opposizione si alzano in piedi per votare contro la mozione di fiducia presentata dal governo, facendolo cadere, l'11 marzo 2025 (Horacio Villalobos Corbis/Getty Images)
I parlamentari di diversi partiti all'opposizione si alzano in piedi per votare contro la mozione di fiducia presentata dal governo, facendolo cadere, l'11 marzo 2025 (Horacio Villalobos Corbis/Getty Images)
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Martedì pomeriggio il parlamento portoghese ha sfiduciato il primo ministro Luís Montenegro, di centrodestra, alla guida di un governo di minoranza dall’aprile del 2024. Come ampiamente previsto, il Portogallo andrà quindi a elezioni anticipate, verosimilmente l’11 o il 18 maggio: giovedì il presidente Marcelo Rebelo de Sousa dovrebbe annunciarle dopo aver incontrato i leader dei principali partiti. Per il paese saranno le terze elezioni dal 2022. Montenegro aveva già detto di volersi ricandidare.

Il voto di fiducia era stato chiesto dal governo di Montenegro, che era stato accusato dalle opposizioni di conflitto di interessi. Hanno votato contro la mozione – e quindi contro il primo ministro – entrambi i principali partiti all’opposizione, cioè il Partito Socialista di centrosinistra e il partito di estrema destra Chega, che insieme contano 128 dei 230 seggi del parlamento monocamerale portoghese. Hanno invece votato a favore i parlamentari dei partiti che sostengono l’Alleanza Democratica, ovvero la coalizione di governo di centrodestra formata dal Partito Socialdemocratico di Montenegro e dal Centro Democratico Sociale-Partito popolare. Alleanza Democratica controlla 80 seggi.

Montenegro è primo ministro del Portogallo dall’aprile del 2024. Nel 2021 aveva fondato una società di consulenza per la protezione dei dati; l’anno successivo, quando era diventato leader del Partito Socialdemocratico, ne aveva trasferito la proprietà a moglie e figli. L’opposizione sostiene che la società, chiamata Spinumviva, abbia stipulato contratti con aziende private che avevano avvantaggiato o erano state agevolate da Montenegro. Le accuse si concentrano in particolare su una catena di hotel e casinò portoghese, Solverde, che ha recentemente ottenuto dal governo un’importante concessione per il gioco d’azzardo.

A fine febbraio il settimanale Expresso aveva pubblicato un’inchiesta secondo cui il gruppo aveva pagato a Spinumviva una quota mensile di 4.500 euro dal luglio del 2021 per «servizi di conformità specializzati e la definizione di procedure nel campo della protezione dei dati personali». Tra il 2018 e il 2022 lo stesso Montenegro era stato un avvocato di Solverde: in particolare aveva rappresentato il gruppo nelle trattative con lo Stato per fargli mantenere le concessioni sui casinò a Espinho e nella regione meridionale dell’Algarve.

Il primo ministro portoghese Luís Montenegro durante un dibattito in parlamento, il 5 marzo 2025 (Horacio Villalobos#Corbis/Corbis via Getty Images)

Montenegro, che nega tutte le accuse, ha sostenuto che sia diventato impossibile continuare a governare in questa situazione. Nel frattempo aveva già perso l’appoggio esterno del Partito Socialista, che gli garantiva l’approvazione di leggi in parlamento nonostante lui guidasse un governo di minoranza. Per questo aveva indetto il voto di fiducia. Nelle scorse settimane sia Chega che il Partito Comunista avevano presentato delle mozioni di sfiducia che non erano passate per via dell’astensione del Partito Socialista, che aveva poi cambiato idea.

Il punto di rottura con il governo era stato lo scontro sulla durata della commissione di inchiesta parlamentare che si sarebbe dovuta occupare del caso di Montenegro: il Partito Socialista voleva che durasse 90 giorni, mentre Alleanza Democratica sosteneva che ne sarebbero bastati 15.

Le ultime elezioni in Portogallo si erano tenute nel marzo del 2024 in seguito alle dimissioni dell’ex primo ministro António Costa, l’attuale presidente del Consiglio Europeo, ovvero l’organo dell’Unione Europea che raduna i 27 capi di stato e di governo dei paesi membri. Costa aveva scoperto di essere indagato per corruzione in un’inchiesta su presunte tangenti legate all’estrazione di litio in Portogallo: in realtà però era stato coinvolto per un errore di trascrizione. Alle elezioni del marzo 2024 la coalizione Alleanza Democratica aveva preso pochi voti in più rispetto alla coalizione di centrosinistra. Nessuna delle due aveva ottenuto la maggioranza assoluta di 116 seggi: così il presidente del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa aveva quindi affidato a Montenegro l’incarico di formare un governo.