Un uomo è stato arrestato per il suo presunto coinvolgimento nello scontro fra una nave cargo e una petroliera nel mare del Nord

Martedì la polizia inglese ha detto di aver arrestato un uomo di 59 anni con l’accusa di omicidio colposo per negligenza grave nell’indagine in corso sullo scontro avvenuto lunedì fra una nave cargo portoghese e una petroliera statunitense vicino alle coste dell’Inghilterra orientale. L’identità dell’uomo non è stata resa nota. Dopo lo scontro sulle due navi si sono sviluppati degli incendi che dopo 24 ore non sono ancora stati spenti del tutto. Parlando con BBC Radio 4 martedì pomeriggio Peter Aylott, un dirigente dell’associazione di categoria UK Chamber of Shipping, ha detto che le forze ora si stanno concentrando sullo spegnere un incendio ancora attivo sulla nave cargo e che al momento la situazione a bordo delle navi è ancora troppo pericolosa per consentire a delle persone di salirci.
Lunedì mattina per motivi ancora da chiarire la nave cargo Solong era andata a sbattere contro la petroliera Stena Immaculate, che era ancorata al largo dello East Yorkshire, all’altezza di Hull. Trentasei persone a bordo delle due navi erano state soccorse subito dopo lo scontro. Le ricerche per una trentasettesima persona dispersa che apparteneva all’equipaggio della Solong sono state sospese nella notte tra lunedì e martedì: si presume che sia morta. Lo scontro tra la nave e la petroliera aveva provocato diverse esplosioni. La Stena Immaculate infatti trasportava 35 milioni di litri di carburante in sedici serbatoi, almeno uno dei quali è stato danneggiato, secondo la Crowley, l’azienda che gestisce la petroliera.
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