L’ex capo dei servizi segreti francesi è stato condannato a 4 anni di carcere per aver fornito informazioni all’azienda di lusso LVMH

Bernard Squarcini nel 2017 (AP Photo/Michel Euler)
Bernard Squarcini nel 2017 (AP Photo/Michel Euler)

Bernard Squarcini, che fu capo dei servizi segreti interni francesi fra il 2008 e il 2012, è stato condannato in primo grado per traffico di influenze illecite a 4 anni di carcere, di cui due ai domiciliari con braccialetto elettronico e due con pena sospesa, e a una multa di 200mila euro. Le accuse erano di aver fornito al gruppo di aziende di lusso LVMH informazioni riservate ottenute grazie al suo ruolo. Dopo la fine del suo mandato come capo dei servizi segreti, Squarcini era stato assunto come consulente in materia di sicurezza da LVMH: per la procura in quanto tale aveva approfittato delle sue conoscenze negli apparati statali per ottenere informazioni riservate utili all’azienda. I suoi avvocati hanno detto che faranno appello.

Squarcini è stato anche dichiarato complice nelle attività di sorveglianza illecita su François Ruffin, oggi parlamentare del partito di sinistra La France Insoumise e al tempo attivista critico delle aziende di LVMH e del suo capo, Bernard Arnault. Arnault, che è una delle persone più ricche del mondo e si mostra raramente in pubblico, ha partecipato al processo come testimone. Durante le udienze ha risposto spesso in maniera molto seccata alle domande degli avvocati di Ruffin.