In Repubblica Democratica del Congo 11 persone sono state uccise da due esplosioni durante un comizio del gruppo ribelle M23

Bukavu dopo le esplosioni (AP Photo/Janvier Barhahiga)
Bukavu dopo le esplosioni (AP Photo/Janvier Barhahiga)

Giovedì a Bukavu, una grossa città nell’est della Repubblica Democratica del Congo, 11 persone sono morte a causa di due esplosioni durante un comizio del gruppo ribelle M23, che ha recentemente conquistato la città. Le cause delle esplosioni non sono chiare: il governo del paese e i ribelli si sono accusati reciprocamente. Corneille Nangaa, il leader dell’alleanza di gruppi armati che include l’M23, ha detto che ci sono anche 65 feriti, che uno dei presunti attentatori è morto nell’attacco e che sono state usate delle granate in dotazione all’esercito del Burundi, stanziato nella regione per contrastare l’M23.

L’M23 è attivo da oltre 10 anni nell’est della Repubblica Democratica del Congo e secondo le Nazioni Unite e la maggior parte della comunità internazionale è sostenuto dal vicino Ruanda. Nell’ultimo mese con un’operazione rapidissima è riuscito a conquistare Goma, la città più importante della zona, e poi Bukavu. Nella regione ci sono abbondanti risorse minerarie, fra cui molte miniere di coltan, un materiale fondamentale nella produzione di dispositivi elettronici.

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