L’Ucraina dice che la Russia ha lanciato «il più grande attacco coi droni» dall’inizio della guerra

Un edificio colpito da un missile russo a Kryvyi Rih, in Ucraina (SES of Ukraine in Dnipropetrovsk/ via REUTERS)
Un edificio colpito da un missile russo a Kryvyi Rih, in Ucraina (SES of Ukraine in Dnipropetrovsk/ via REUTERS)

Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky ha detto che domenica notte la Russia ha lanciato il «più grande attacco con i droni» dall’inizio della guerra. Secondo informazioni ucraine sarebbero stati lanciati 267 droni, di cui 138 sarebbero stati abbattuti dalla contraerea e altri 119 sarebbero scomparsi dai radar per effetto del jamming, una pratica che consiste nel provocare interferenze sui segnali GPS e deviare i droni dai loro obiettivi prefissati. Molti dei droni non intercettati si sono rivelati “droni da richiamo”, cioè non armati, ma lanciati solo per attirare la contraerea e distrarla. Qualcuno ha comunque causato danni sul territorio ucraino: sono state attaccate 13 diverse regioni e si segnalano incendi e edifici danneggiati. Nell’attacco sono stati utilizzati anche tre missili balistici. Non è chiaro quanti morti abbiano causato i droni: secondo i servizi di soccorso sarebbero almeno tre. A Kiev le sirene antiaeree hanno suonato per oltre sei ore, nella notte fra sabato e domenica.