Il più antico partito pro-democrazia di Hong Kong ha iniziato la procedura per essere smantellato

La conferenza stampa con cui è stato annunciato lo scioglimento del partito (AP Photo/Kanis Leung)
La conferenza stampa con cui è stato annunciato lo scioglimento del partito (AP Photo/Kanis Leung)

Giovedì in una conferenza stampa Lo Kin-hei, presidente del Partito democratico di Hong Kong, il più antico partito pro-democrazia della regione amministrativa speciale cinese, ha annunciato che il partito ha avviato la procedura per sciogliersi. Kin-hei ha spiegato che il partito ha preso la decisione dopo «aver considerato il contesto politico generale di Hong Kong e tutte le possibilità future». Prima che il partito smetta di esistere ci vorrà comunque un processo in più fasi, e lo smantellamento dovrà essere approvato dai membri del partito con almeno il 75 per cento delle preferenze. I membri sono circa 400.

Il Partito democratico di Hong Kong esiste dal 1994 ed è il risultato della fusione dei principali gruppi politici liberali che esistevano sul territorio durante il dominio coloniale britannico. È stato a lungo il principale partito d’opposizione di Hong Kong. Negli ultimi anni, con l‘aumento del controllo e della repressione da parte del governo centrale cinese, ha fatto fatica a portare avanti la sua attività politica: quattro suoi ex parlamentari, tra cui l’ex leader Wu Chi-wai, sono in carcere per aver violato la dura legge sulla sicurezza nazionale introdotta dopo le enormi proteste pro-democrazia del 2019. Oggi il partito non ha più rappresentanti nel parlamento locale, anche perché nel 2021 è stata imposta una nuova legge elettorale che consente esclusivamente ai “patrioti”, cioè alle persone fedeli al Partito comunista cinese, di candidarsi, escludendo di fatto le opposizioni. Il secondo gruppo di opposizione più grande di Hong Kong, il Partito civico, si è sciolto nel 2023.