A Panama è arrivato il primo volo con a bordo 119 migranti espulsi dagli Stati Uniti dopo gli accordi di inizio mese

A Panama è arrivato il primo di una serie di voli istituzionali con cui gli Stati Uniti intendono espellere i migranti irregolari, usando appunto Panama come base intermedia. Lo hanno confermato giovedì le autorità dei due paesi, dopo un incontro avvenuto a inizio febbraio tra il segretario di Stato statunitense Marco Rubio e il presidente panamense José Raúl Mulino.
Il volo aveva a bordo 119 persone provenienti da vari paesi dell’Asia che normalmente non accettano i voli di rimpatrio, tra cui Afghanistan, Cina, Uzbekistan e Pakistan. Stando ai commenti di Mulino, quello di mercoledì dovrebbe essere il primo di almeno tre voli, che dovrebbero portare a Panama 360 migranti irregolari provenienti dagli Stati Uniti. Non è chiaro quali saranno le tempistiche.
Mulino ha riferito che le persone arrivate mercoledì saranno trasportate in un centro per migranti nella regione di Darién, al confine con la Colombia, dove si trova l’omonima giungla fitta e ostile da cui ogni anno passano centinaia di migliaia di migranti nel tentativo di raggiungere gli Stati Uniti; da lì dovrebbero poi essere rimpatriate, sempre a spese degli Stati Uniti. In seguito alla visita di Rubio a Panama di inizio febbraio, Mulino aveva accettato di accogliere per il rimpatrio anche i migranti con cittadinanze diverse da quella panamense, nel tentativo di rafforzare la collaborazione già in corso con gli Stati Uniti sulla politica migratoria.
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